Bergamo Wifi sale in cattedra
e entra in università (con lode)

Via libera all’integrazione con il sistema Eduroam: possibile connettersi in tantissime città italiane e di ogni angolo della Terra.

BergamoWifi cresce ancora: da lunedì 21 settembre il sistema wifi gratuito della città di Bergamo, uno dei più estesi in Italia con i suoi oltre 1.3milioni di mq di copertura, è integrato al sistema Eduroam, il wifi di cui si avvale l’Università degli studi di Bergamo. I due segnali sono quindi in grado di dialogare tra loro e pertanto sarà possibile accedere al BergamoWifi anche nelle sedi universitarie presenti in città: le sedi di Sant’Agostino, Seminarino, via Salvecchio e ora anche via Caniana e via Moroni sono ufficialmente nuove oasi del servizio di pubblica connessione a internet del Comune di Bergamo.

Il servizio Eduroam va ben oltre i confini cittadini: l’accordo tra il BergamoWifi e la Education Roaming permette agli utenti del servizio wi-fi del Comune di Bergamo di connettersi in tantissime città italiane e di ogni angolo della Terra. Buona parte delle Università italiane e di tutto il mondo infatti si avvale del servizio, come Roma, Firenze, Padova, Genova, Napoli, ma anche Parigi, Berlino, Bangkok, Sidney e così via: in questo modo per tutti gli utenti iscritti al BergamoWifi sarà possibile connettersi anche lontano dagli oltre 60 hotspot predisposti in città dall’assessorato all’Innovazione del Comune di Bergamo. Nei prossimi giorni sarà possibile anche per tutti gli utenti di Eduroam connettersi al BergamoWifi senza effettuare nuovi login.

«Stiamo lavorando per garantire un servizio sempre più prestigioso – spiega l’Assessore all’Innovazione del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni – e sempre più ambizioso: Bergamo dialoga con uno dei sistemi più diffusi nel mondo grazie alla fitta rete delle università, consentendo standard di servizio mai registrati prima. Attraverso il BergamoWifi che abbiamo in mente connettiamo sempre più al mondo la nostra città, attestandoci su livelli di grande spessore e significato: in un’epoca come la nostra, internet deve essere sempre più un diritto che un servizio per i cittadini».

«Si tratta di una grande agevolazione per tutti – spiega Marta Rodeschini, presidente della Consulta degli Studenti dell’Università di Bergamo – e un segnale per Bergamo città universitaria, un ulteriore passo nel consolidamento delle relazioni tra la città e l’Università, un accordo tanto più importante se consideriamo la necessità e l’esigenza di essere sempre connessi alla rete in questo momento storico».

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