Bimbo morì sotto il sole in auto
Prosciolto il papà che lo dimenticò

Quando Andrea Albanese, nel giugno del 2013, dimenticò in auto il figlio Luca di 2 anni, trovato morto dopo 8 ore passate sotto il sole, non era capace d’intendere e volere, e non può essere processato. Per i medici era in preda ad «amnesia dissociativa»

Quando Andrea Albanese, nel giugno del 2013, dimenticò in auto il figlio Luca di 2 anni, trovato morto dopo 8 ore passate sotto il sole, non era capace d’intendere e volere, e non può essere processato.

Il gip Elena Stoppini ha deciso per il proscioglimento. Lo scrive la Libertà di Piacenza. Decisiva è stata la relazione di psichiatri d’accusa e difesa, concordi nel dire che era in preda ad «amnesia dissociativa» quando lasciò il bimbo e andò a lavorare,anziché portarlo all’asilo.

Albanese non si era mai capacitato dell’accaduto. Intervistato da Repubblica alcuni mesi dopo aveva dichiarato: «Ho aperto il gruppo Facebook “Mai più morti come Luca”. In pochi mesi siamo arrivati a quasi 9.000 iscritti. L’obiettivo è una legge che renda obbligatori i sistemi anti abbandono sulle auto, una tecnologia già disponibile che va solo adattata: un allarme può salvare una vita. A questo proposito vorrei invitare a firmare una petizione su change. org, rivolta ministero dei Trasporti, per una modifica del codice della strada, art.172, che regolamenta il trasporto dei bambini in auto. Questa petizione, per cui sono già state raccolte più di 36 mila firme, è stata promossa da un medico, la dottoressa Maria Ghirardelli, 43 anni, della provincia di Brescia, che, madre di tre bambini, è stata profondamente turbata dalla morte di Luca. Con la petizione e il gruppo su Facebook: vorremmo far capire alle istituzioni che è necessario un loro intervento per garantire la sicurezza dei nostri figli, perché non accada ad altri ciò che è successo a me».

© RIPRODUZIONE RISERVATA