Canonizzazione con Ratzinger
Il vescovo Beschi vicino al Papa

È certo che Benedetto XVI concelebrerà domenica la canonizzazione di Roncalli e Wojtyla, e assisteremo così per la prima volta a una canonizzazione con due papi viventi, oltre che di due papi santificati insieme.

È certo che Benedetto XVI concelebrerà domenica la canonizzazione di Roncalli e Wojtyla, e assisteremo così per la prima volta a una canonizzazione con due papi viventi, oltre che di due papi santificati insieme.

«Il Papa emerito Benedetto XVI - ha sottolineato padre Federico Lombardi - ha accettato l’invito e ha comunicato a papa Francesco che sarà presente domani mattina alla cerimonia di canonizzazione e che concelebrerà».

Che papa Francesco lo avesse invitato e che il papa emerito fosse intenzionato a partecipare si era appreso nei giorni scorsi, ma non era stata sciolta la riserva. Benedetto XVI ha già partecipato, lo scorso febbraio, al primo concistoro di papa Bergoglio per la creazione di cardinali, ma domani sarà la prima volta in cui i due papi viventi celebreranno un rito tanto solenne come la canonizzazione di due predecessori, in piazza San Pietro, davanti a una folla che secondo alcune previsioni potrebbe raggiungere le ottocentomila persone.

Papa Benedetto è legato a entrambi i futuri santi: di papa Wojtyla è stato stretto collaboratore per 23 anni in qualità di prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Personalmente convinto della sua santità, papa Ratzinger ha sì derogato ai cinque anni dalla morte richiesti dalla legge canonica per aprire il processo di beatificazione, ma ha poi voluto un regolare iter per canonizzare Wojtyla.

Il legame di Ratzinger con Angelo Giuseppe Roncalli invece sta nella esperienza conciliare, che ha segnato tutta la vita di Joseph Ratzinger, prima giovane perito alle assise della Chiesa del Novecento, poi arcivescovo, poi prefetto della Dottrina della fede e infine papa. Benedetto XVI domani non dovrebbe concelebrare dall’altare, dove invece i più vicini a papa Bergoglio dovrebbero essere il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini, il cardinale di Cracovia Stanislao Dziwisz, il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi e due cardinali dell’ordine dei vescovi.

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