Carillo, lite per l’eredità
Spunta una quarta vedova

E alla fine scese in campo anche la quarta vedova. Nella contesa che si è scatenata attorno all’eredità di Carillo Pesenti Pigna, il rampollo della dinastia fondatrice della Cartiera Pigna di Alzano morto nel febbraio 2011, si apre un nuovo fronte.

E alla fine scese in campo anche la quarta vedova. Nella contesa che si è scatenata attorno all’eredità di Carillo Pesenti Pigna, il rampollo della dinastia fondatrice della Cartiera Pigna di Alzano morto nel febbraio 2011, si apre un nuovo fronte.

Quello fra l’onnipresente Mayta Inca Cremieux, la 43enne sanremese che a Carillo aveva dato due figli, e la prima moglie, la bergamasca Liliana Guidetti, che dall’imprenditore aveva divorziato ma che nei suoi confronti è tuttora creditrice in forza di una sentenza del tribunale di Bergamo passata in giudicato.

La signora reclama soldi, ma pure fotografie, valigie, piatti e bicchieri che l’ex marito le aveva assicurato al momento del divorzio ma dei quali lei non è mai entrata in possesso.

A fronte degli inadempimenti di Carillo, ancora pendenti, la prima ex consorte, assistita dall’avvocato Riccardo Sassi del foro di Milano, ha fatto leva sul verdetto dei giudici per richiedere all’interno del contesto ereditario le somme dovute, come del resto prevede la legge. Contro questa azione si è però opposta Mayta Cremieux, assistita dall’avvocato Federico Marinoni, che ha chiesto una sospensiva. L’istanza è però stata rigettata nei giorni scorsi e questo, in attesa di nuovi sviluppi, dà titolo alla signora Guidetti di continuare a cullare le sue pretese.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 14 giugno 2014

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