Carrara, ecco il nuovo allestimento
Obiettivo: apertura in autunno

E' stato presentato questa mattina alla Fondazione Creberg il nuovo progetto esecutivo dell’allestimento dell’Accademia Carrara finanziato dalla stessa Fondazione per un importo di un milione e 250 mila euro. Obiettivo l’apertura in autunno. Il grazie del Comune. GUARDA I RENDERING - GUARDA IL VIDEO

E' stato presentato questa mattina alla Fondazione Creberg il nuovo progetto esecutivo dell’allestimento dell’Accademia Carrara finanziato dalla stessa Fondazione per un importo di un milione e 250 mila euro.

Il progetto è stato redatto dall’architetto Attilio Gobbi. Le opere esposte saranno 600 rispetto alle 410 visibili prima del restauro. Gli spazi espositivi si snoderanno su 2.650 metri quadrati, 27 sale in totale. Obiettivo l’apertura in autunno.

Nel salone di ingresso, il «salone d’onore», ci saranno l’accoglienza del pubblico, la biglietteria e i servizi (guardaroba, coffe e bookshop). Alle sale espositive si accederà dalla nuova scala di destra: l’itinerario inizierà dal primo piano dove il visitatore che entrerà nelle prime sale potrà ammirare il Ritratto di Lionello d’Este del Pisanello e la Madonna con il Bambino del Mantegna. Al primo piano ci saranno le opere del Rinascimento italiano, il piatto forte della Pinacoteca, al secondo piano le tele dal ’500 all’800 (Lotto, Moroni, Baschenis, Fra Galgario e via dicendo).

l fulcro del lavoro svolto dalla commissione museografica è stata la scelta dei dipinti da esporre e del loro ordinamento, cioè la sequenza in cui queste opere devono essere sistemate e la strutturazione di un percorso che oltre a valorizzare i quadri offra nuove chiavi di lettura. GUARDA I RENDERING- GUARDA IL VIDEO

L’apertura ufficiale è prevista per l’autunno.

«Una parte importante del progetto - si legge nella relazione dell’arch. Gobbi - è stata quella di conciliare le sale “fisiche” proposte dal palazzo con i nuclei artistici, tematici o cronologici, che la Commissione museografica aveva nel frattempo sapientemente individuato.In ogni museo, la chiarezza del percorso “fisico” è fondamentale per la chiarezza del percorso “artistico”. Fosse confuso il primo, lo diventerebbe anche l’altro. Dobbiamo sempre considerare che i visitatori del nuovo museo saranno mossi da interessi di tipo diverso: ci sarà lo studioso, il visitatore preparato e mirato, ma anche il generico turista e anche le scolaresche. La sfida è sempre quella di rispondere a tutte queste diverse esigenze, offrendo qualità a modi di frequentazione spesso molto diversi».

«Per mantenere alta l’attenzione e la concentrazione - si legge ancora -, ci siamo occupati quindi non solo dell’andamento del percorso di visita ma anche del ritmo, della sequenza i emozioni e degli interessi, dei picchi di maggior impatto e della loro alternanza con quelli di maggiore quiete, di raccoglimento. Proprio come fosse lo storyboard di un film. Per aiutare il lavoro della Commissione museografica, e per aiutare noi stessi a progettare il nuovo allestimento,è stato realizzato un modello tridimensionale sia dell’intero palazzo che di ciascuna delle oltre 600 opere esposte».

Una parola anche sui dettagli «Le didascalie o i testi di sala non devono “spiegare” l’arte. L’arte, se è arte, non è spiegabile. Le didascalie sono solo le scintille che accendono il fuoco, che accendono la voglia di capire. I futuri visitatori della Carrara dovranno uscire dal museo soddisfatti, ma con meno certezze di quando sono entrati».

Per l’illuminazione saranno utilizzati «proiettori LED ad altissima resa cromatica, e quindi con luce pressoché identica a quella solare, con nessuna distorsione dei colori originali delle opere, priva però delle dannose radiazioni ultraviolette».

IL GRAZIE DEL COMUNE

«L’Amministrazione comunale di Bergamo - si legge in un comunicato stampa - esprime un forte ringraziamento alla Fondazione Credito Bergamasco per aver portato a termine e presentato ufficialmente il progetto esecutivo relativo all’allestimento dell’Accademia Carrara. Si tratta di un passo fondamentale per la riapertura della pinacoteca, dopo che sono terminati i lavori di ristrutturazione dell’edificio con l’acquisizione dei relativi collaudi. Un lavoro di squadra portato avanti grazie alla disponibilità della Fondazione Credito Bergamasco che non ha mai fatto mancare il suo indispensabile supporto».

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