Case in festa diventa un libro
Un anno di scatti da sfogliare

Novità editoriale per L’Eco di Bergamo che farà felici molti nostri lettori: è in edicola l’Album Case in festa, l’originale volume che raccoglie le 300 foto più belle, curiose e divertenti dei nostri lettori inviate in redazione per la nostra rubrica Case in festa.

Novità editoriale per L’Eco di Bergamo che farà felici molti nostri lettori: è in edicola l’Album Case in festa, l’originale volume che raccoglie le 300 foto più belle, curiose e divertenti dei nostri lettori inviate in redazione per la nostra rubrica Case in festa. Per rivivere i momenti più lieti o rivedere i sorrisi di amici e parenti.

«Trecento volti, il respiro di un territorio - commenta il direttore de L’Eco di Bergamo Giorgio Gandola la nuova pubblicazione -. È la testimonianza del successo di una rubrica che vive dentro un giornale senza la mediazione giornalistica, se non quella organizzativa (e preziosissima) del curatore Ezio Pellegrini.

Case in festa, ovvero i lettori che parlano ai lettori e che raccontano della prima comunione del nipotino, del compleanno del nonno, della laurea del cugino, delle nozze d’argento di mamma e papà. Non è altro che Facebook, un libro delle facce inventato quarant’anni fa dalla geniale intuizione di don Andrea Spada, il mitico direttore che resse il timone de L’Eco per mezzo secolo».

A spiegare la nuova pubblicazione è quindi proprio Ezio Pellegrini: «Da una decina d’anni a questa parte, ogni giorno scarico dalla posta elettronica una cinquantina di foto. Sono le richieste dei lettori che vogliono essere pubblicate sulla rubrica “Case in festa” de “L’Eco di Bergamo” - commenta il giornalista -. Quella che potrebbe sembrare un’attività di routine in realtà non lo è affatto. I lettori riescono sempre a sorprendere per simpatia e originalità». È proprio Pelelgrini ad aver effettuato la scelta delle immagini raccolte nel nuovo volume: «Mi sono accorto che alcune foto, non le solite in formato tessera, descrivono il personaggio, ne esaltano la personalità o raccontano di una passione esercitata nella vita, ma che sul giornale non riescono ad essere valorizzate come meritano per il poco spazio a disposizione. Così ho cominciato a stampare le foto più belle in formato A4 e ad incollarle sulle ante dell’armadio del mio ufficio, un po’ per soddisfazione personale e un po’ per dare un volto ai lettori de “L’Eco”, creando la simpatica comunità di “Case in festa”. In poco tempo ho coperto le due ante da terra al soffitto». Da qui l’idea «di un album di famiglia, che sapesse riunire le foto più belle e rendere il ricordo del passaggio sul giornale più duraturo che non la pubblicazione di un solo giorno. Ecco allora che l’idea è stata rivestita graficamente nella forma di questo album».

«Foto e didascalie di una vita che scorre e che il nostro giornale vuole continuare a trattenere come se fosse un album di famiglia - spiega ancora Giorgio Gandola -. Sfogliando “Case in festa” ci riconosciamo tutti. Ci soffermiamo tutti su quelle istantanee digitali, pronti a coglierne un dettaglio, a intuirne una storia e a condividerla».

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