Caso Vicky, blitz dopo la sentenza
In quattro in cella per tentato omicidio

A ucciderlo è stato il fratello, travolgendo lui e la dottoressa Eleonora Cantamessa con l’auto lanciata a novanta all’ora. Ma, per il medico legale, Baldev Kumar sarebbe morto anche senza l’investimento.

E cioè, in conseguenza alle botte e alle ferite d’arma da taglio che poco prima il clan rivale dei Ram gli aveva inferto in quella tragica serata. Per questo la corte d’assise, condannando Vicky Vicky a 23 anni per il duplice delitto, ha disposto l’apertura di una nuova inchiesta per tentato omicidio a carico del gruppo rivale.

Una decisione capace di spiazzare il pm Fabio Pelosi, che sulla faida tra i Kumar e i Ram sta concludendo un’inchiesta parallela con 25 indagati. Temendo che la pubblicazione sugli organi di stampa della sentenza (e quindi anche della notizia riguardante l’indagine a carico dei Ram) potesse indurre alla fuga i sospettati, subito dopo la lettura del verdetto il magistrato inquirente si è chiuso nel suo ufficio di piazza Dante e ha disposto d’urgenza un provvedimento di fermo per tentato omicidio a carico di 6 indiani: Ram Dalbir, Ram Sandeep, Ram Pandeep, Ram Rajwinder, Ram Satwinbder e Sing Harjit, detto Soddi, indiano di Montello con la fama di picchiatore mercenario.

Le manette sono scattate giovedì mattina, ma i carabinieri hanno trovato e arrestato solo quattro dei sei ricercati: Ram Pandeep e Ram Sandeep, infatti, risultano fuggiti in India. Gli arrestati saranno interrogati venerdì mattina in carcere dal gip Alberto Viti.

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