Confesercenti «attacca» le sagre:
ora basta, bisogna regolamentarle

Sagre e feste popolari, serve una regolamentazione. Petizione di Confesercenti per chiedere alla Regione regole che mettano un freno all'inflazione di eventi di questo tipo, a garanzia dei consumatori. Sei d'accordo? Partecipa al sondaggio

Confesercenti Lombardia ha presentato la richiesta di stesura di un regolamento regionale «che metta finalmente ordine nell'organizzazione di sagre e feste popolari dove si mangia e si beve». La posizione espressa è chiara.

«Si chiede - scrive Confesercenti - che gli organizzatori di queste manifestazioni non possano ricevere un'autorizzazione che vada oltre le dieci giornate (anche non consecutive) di somministrazione di bevande ed alimenti. In più, il responsabile dovrà dichiarare che la manifestazione rispetta le norme di sicurezza nei confronti dei lavoratori impiegati e le disposizioni in materia igienico-sanitaria».

«Si tratta di regole necessarie e di buon senso, per evitare che il fenomeno sfugga al controllo e finisca con il danneggiare bar, ristoranti e gli stessi consumatori. La proposta di Confesercenti nasce infatti proprio dall'esigenza di mettere un freno al proliferare di questo tipo di avvenimenti. Si vuole evitare che una permanente offerta commerciale finisca con il rendere assai precario, soprattutto nel periodo estivo e nei fine settimana, l'esercizio dell'attività di somministrazione da parte delle aziende della ristorazione lombarda che si trovano vicino ai luoghi dove queste feste si svolgono».

«E' vero che questi eventi contribuiscono a rendere più vivaci le serate estive, ma va però sottolineato che uno svolgimento indiscriminato degli stessi finisce con il danneggiare chi esercita tutto l'anno l'attività di ristorazione con passione, spirito di sacrificio e professionalità. Gli sforzi imprenditoriali e gli investimenti, ad esempio per l'allestimento di dehors, rischiano infatti di essere vanificati proprio nel periodo dell'anno di maggior afflusso della clientela. Bar e ristoranti sono un punto di riferimento per dodici mesi: il servizio garantito alla comunità è continuo e qualificato».

«Il regolamento, oltre ad assicurare pari opportunità a tutti gli operatori, nel rispetto del principio della libera concorrenza, tutelerebbe anche e soprattutto i consumatori, che avrebbero ulteriori garanzie sulla qualità dell'offerta. Tra gli obblighi previsti dal testo elaborato da Confesercenti c'è infatti anche quello di esporre in modo chiaro e visibile al pubblico i prezzi praticati e le informazioni relative agli ingredienti utilizzati per confezionare gli alimenti somministrati. L'obiettivo, in definitiva, è ridurre il rischio che questi eventi siano organizzati in modo approssimativo ed estemporaneo».

Confesercenti Bergamo sostiene l'iniziativa con una petizione pubblicata online sul sito all'indirizzo http://www.confesercenti.bergamo.it/sagre.asp. Per aderire basta compilare il form pubblicato online. Oppure ci si può rivolgere agli uffici di Confesercenti in via Galli 8 per ritirare la bozza di regolamento.

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