Crespi, il fascino senza tempo
«Un tesoro per tutta la Lombardia»

Tour eccezionale a Crespi d’Adda: una delegazione di otto consiglieri regionali, guidati dal presidente della commissione Cultura del Pirellone, Luca Daniel Ferrazzi, ha visitato con sindaco e assessori comunali il villaggio, varcando anche i cancelli dell’opificio.

Tour eccezionale a Crespi d’Adda: una delegazione di otto consiglieri regionali, guidati dal presidente della commissione Cultura del Pirellone, Luca Daniel Ferrazzi, ha visitato con sindaco e assessori comunali il villaggio, varcando anche i cancelli dell’opificio, chiuso ormai da dieci anni e acquistato pochi mesi fa dal gruppo Percassi, e della centrale idroelettrica, un gioiello che la società Adda Energi punta a rimettere in moto.

Un villaggio autonomo

La guida Elena Esposito ha spiegato questa realtà pensata per essere «totalmente autonoma», con al suo interno i servizi per i dipendenti e un’attenzione anche alla salute: «Le case degli operai accoglievano due, tre famiglie al massimo, e tutte avevano l’orto».

Scelte che colpiscono la consigliera bergamasca Lara Magoni: «Ne viene fuori una realtà di enorme rispetto alla persona, di attenzione all’aspetto sociale, al di là del lavoro». Una storia che vale la pena non solo rilanciare verso il futuro, ma anche far conoscere di più, un «simbolo da custodire». L’appello arriva chiaro dall’assessore Arnoldi: «Crespi è natura, cultura e laboriosità: può essere il simbolo della Lombardia. Aiutateci a renderlo tale, da soli non possiamo farcela».

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