Dal Tar l’ok al piano faunistico
La Provincia esulta. Il Wwf: ricorsi

Resta in piedi, uscendo praticamente intatto da una pioggia di ricorsi, il piano faunistico venatorio della Provincia di Bergamo. Chiudendo così (almeno per il primo grado di giudizio) una vicenda decennale di dibattiti, controversie e sentenze.

Resta in piedi, uscendo praticamente intatto da una pioggia di ricorsi, il piano faunistico venatorio della Provincia di Bergamo. Chiudendo così (almeno per il primo grado di giudizio) una vicenda decennale di dibattiti, controversie e sentenze, e garantendo, sottolinea soddisfatto il presidente Ettore Pirovano, «finalmente delle certezze a tutela sia della caccia, sia della fauna».

Nei giorni scorsi sono arrivate ben quattro sentenze del Tar, che salvano tutta l’impostazione della pianificazione difesa da Via Tasso, sottraendola ai ricorsi incrociati del Wwf, di alcune associazioni venatorie (che contestavano in particolare alcune prescrizioni della Vinca regionale, ovvero la Valutazione di incidenza ambientale) e del comprensorio alpino della Valle di Scalve, che riteneva eccessivi i vincoli posti all’attività venatoria sul proprio territorio.

L’unica contestazione accolta dai giudici è quella, sollevata dagli ambientalisti, sul consentire la caccia sulla neve al di fuori della Zona Alpi. Annuncia battaglia il Wwf: la presidente regionale Paola Brambilla definisce «una vittoria» il respingimento dei ricorsi delle associazioni venatorie. Ma questo, per l’associazione ambientalista, «non basta. Ora andiamo avanti».

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