Dov’è finito Dell’Utri?
È latitante in Libano

È latitante in Libano l’ex senatore Marcello Dell’Utri ricercato dopo che la Corte d’appello di Palermo ha emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’ex senatore avrebbe due passaporti diplomatici e dal Libano sarebbe pronto a spostarsi.

È latitante in Libano l’ex senatore Marcello Dell’Utri ricercato dopo che la Corte d’appello di Palermo ha emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. In vista dell’udienza della Cassazione che potrebbe confermare la condanna per concorso in associazione mafiosa Dell’Utri ha lasciato l’Italia.

Secondo gli investigatori, che hanno cercato invano di eseguire la misura e da settimane monitorano le sue mosse, l’ex senatore avrebbe due passaporti diplomatici e dal Libano sarebbe pronto a spostarsi. Il provvedimento é stato firmato martedì scorso,8 aprile,dalla terza sezione della Corte d’appello di Palermo su richiesta della Procura generale di Palermo.

L’ordinanza di custodia cautelare a carico dell’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri è stata emessa martedì dai giudici della terza sezione della corte d’appello di Palermo, presieduta da Raimondo Lo Forti, che a marzo dell’anno scorso confermarono la condanna del politico a 7 anni per concorso in associazione mafiosa.

La corte ha motivato l’ordine di arresto con il pericolo di fuga. Tre settimane fa la procura generale, sulla base di un’intercettazione di una conversazione del fratello di Dell’Utri, da cui si potevano dedurre le intenzioni dell’ex manager di Publitalia di lasciare il Paese, e degli accertamenti della Dia che da tempo tenevano sotto controllo l’imputato, aveva chiesto il divieto di espatrio con sequestro del passaporto.

Ma l’istanza venne rigettata dalla corte in quanto per i reati di criminalità organizzata l’unica misura cautelare ipotizzabile è la custodia in carcere. La Procura generale ha fatto ricorso contro il rigetto al tribunale del riesame che ha confermato l’orientamento dei giudici di appello. Da qui la nuova richiesta, questa volta di arresto, che risale a lunedì sera scorso. I giudici l’hanno accolta e depositato il provvedimento martedì.

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