Droga, Pirovano ai sindaci
«Facciamo il test, io per primo»

«Prescriviamo esami del capello per gli amministratori pubblici di tutti i 16 Comuni della Bassa Bergamasca interessati dalla campagna di monitoraggio. Se mi verrà chiesto io sarò il primo a sottopormene». E’ la proposta di Ettore Pirovano.

«Prescriviamo esami del capello per gli amministratori pubblici di tutti i 16 Comuni della Bassa Bergamasca interessati dalla campagna di monitoraggio. Se mi verrà chiesto io sarò il primo a sottopormene. I primi a dare il buon esempio ai giovani devono essere gli uomini delle istituzioni. Prima però di lanciare appelli contro il consumo di stupefacenti devono dimostrare di non alimentare loro stessi questo consumo».

Questa è la proposta, seria e non provocatoria, avanzata ieri dal presidente della Provincia Ettore Pirovano intervenuto alla presentazione dei risultati della terza campagna di monitoraggio dei consumi di stupefacenti nella Bassa Bergamasca realizzata dall’Istituto Mario Negri di Milano. Campagna che ha registrato una impennata del 30% del consumo di cannabis collocabile soprattutto nella fascia di età fra i 15 e i 19 anni.

«Fatto non solo preoccupante, ma terribile» ha commentato Pirovano.

Questo aumento secondo l’Aga, l’associazione di Pontirolo che ha promosso la campagna, e secondo i ricercatori del Mario Negri, che l’hanno realizzata, è dovuto al fatto che sempre più si tende a far passare il consumo della cannabis come non pericoloso e senza apparente conseguenze sul fisico e la psiche. A questo risultato, secondo il presidente dell’Aga Enrico Coppola, contribuiscono anche certi messaggi da parte di politici e uomini delle istituzioni a favore della sua liberalizzazione.

Secondo Pirovano dalla politica non solo non devono venire questo tipo di messaggi, ma deve anche esserci la volontà di dare il buon esempio. Da qui la sua proposta che gli amministratori pubblici di tutti i 16 Comuni della Bassa Bergamasca interessati dalla campagna di monitoraggio si sottopongano all’esame del capello, che serve appunto ad accertare se nell’ultimo semestre una persona ha assunto stupefacenti.

Dal presidente di via Tasso arriva anche la proposta che questa campagna venga estesa a tutta la provincia per verificare il consumo di stupefacenti di tutto il suo milione di abitanti. Ovviamente, a quel punto, per logica conseguenza, l’invito di Pirovano a sottoporsi all’esame del capello non riguarderà più solo gli amministratori pubblici della Bassa Bergamasca. Bensì di tutta la Provincia.

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