Dubbi sul restyling della stazione
Crepe nel pavimento, e si scivola

Una rappresentante del Comitato Pendolari bergamaschi ci ha inviato un’email in cui si evidenziano dubbi sulla bontà del restyling della stazione di Bergamo. «La pavimentazione del sottopassaggio ha già le crepe e dalla biglietteria non si accede direttamente ai binari».

«Da quasi dieci anni faccio parte del Comitato Pendolari Bergamaschi, ma nella vita mi occupo di marketing. Nella mia esperienza lavorativa, ho imparato a credere nel lato “commerciale” delle cose e delle iniziative, ma a patto che questo lato comunicativo e commerciale sia ben pianificato, ben proposto e utile a tutti e che si ponga come fine ultimo quello di facilitare la vita delle persone con servizi e prodotti nuovi».

«Nelle ultime settimane vediamo con soddisfazione un aumento di marcia nei lavori per il completamento della stazione ferroviaria di Bergamo, con il suo restyling, mirato a presentare (probabilmente entro le elezioni?) un nuovo volto del piazzale della stazione e dell’edificio che ospita biglietteria, ingresso ai binari e attività commerciali».

«Il Comitato Pendolari Bergamaschi purtroppo, e nonostante le svariate richieste, non ha avuto in questi mesi occasioni per il confronto diretto né con Centostazioni - responsabile diretta del piano di lavori e del progetto -, né con il Comune di Bergamo che, in teoria, avrebbe dovuto conoscere bene il piano di lavoro, i tempi e soprattutto l’utilità ultima di una stazione rinnovata e finalmente più “fruibile” dai viaggiatori. E che avremmo gradito ce lo presentasse nella sua interezza e funzionalità».

«I problemi che si sono presentati durante i lavori li conosciamo tutti: sottopasso bloccato da ingorghi di studenti e viaggiatori, scale chiuse, pavimentazione in posa, mancanza di segnaletica, mancanza di timbratrici all’ingresso. Ci siamo lamentati, ma al tempo stesso sapevamo che qualcuno di questi problemi sarebbero stati comunque inevitabili, in un progetto che andava praticamente a effettuare un’operazione di “make up” alla stazione, senza mai chiuderla all’accesso e sulla stessa pianta della stazione precedentemente esistente».

«Ma ora i dubbi non possono che presentarsi nella loro chiarezza e ci piacerebbe vederli smentiti da chi di dovere. I materiali utilizzati per la pavimentazione del sottopasso sono stati posati in gran fretta e chiaramente il sottopasso ha dovuto riaprire in pochissimo tempo per permettere ai viaggiatori di passare. Risultato? Oltre al fatto che il materiale è assurdamente pensato forse per un centro commerciale, è scivoloso e inadeguato, purtroppo presenta già le prime crepe e rotture. Il che è inaccettabile.

L’ingresso ai binari, che già appare ornato da meravigliosi archi, si trova completamente separato dalla biglietteria».

«La biglietteria, infatti, è allocata nell’area dell’ex deposito bagagli, senza alcun accesso ai binari se non attraverso il binario 1 oppure attraverso il piazzale stesso della stazione. Scelta commerciale vuole che tra la biglietteria e l’accesso alle scale che portano ai binari (escludendo il percorso via binario 1) siano stati allocati i locali della nuova tabaccheria. Per carità, ottima scelta per il tabaccaio ma parliamone. Ne deduciamo, salvo smentite, che i viaggiatori che acquisteranno il biglietto, magari dopo una coda infinita (esempio sono le code già viste in mezzo al piazzale in data 31 marzo), dovranno avviarsi al proprio binario percorrendo l’angusto binario 1 oppure uscendo dalla stazione, camminando lungo il piazzale e infilandosi nuovamente dall’entrata principale?».

«Ottimo. Se sarà così allora sappiate che questo è un invito all’attraversamento selvaggio dei binari. Perché da che mondo è mondo, in una stazione di provincia come Bergamo, la gente si aspetta di accedere direttamente dalla biglietteria a una scala che porti ai binari. Immaginatevi il divertimento di dover riattraversare il piazzale per andare a prendere il vostro treno, dopo aver acquistato il biglietto in una biglietteria separata in una giornata di pioggia!».

«Soprassediamo ovviamente, e solo per carità, alla mancanza di segnaletica di quei pochi sfortunati che, arrivando a Bergamo, avranno bisogno di acquistare un biglietto e, uscendo dalla stazione, non capiranno dov’è la biglietteria. Ma ne siamo sicuri: la segnaletica sarà chiara, vero? Altresì soprassediamo - ma non troppo - alla mancanza di spiegazioni per un comodo raggiungimento diciamo del binario 6 da parte di un portatore di handicap. Immaginavamo infatti che dalla biglietteria ci sarebbe stato uno scivolo verso i binari (dove ora è allocato il tabaccaio) che potesse portare un potenziale viaggiatore in sedia a rotelle verso gli ascensori ampi e spaziosi del sottopasso. Ma ci sembra che così non sarà. Allora, qualcuno riuscirà a spiegarci come avverrà l’accesso ai binari da parte di un portatore di handicap permanente o momentaneo? Dovrà forse essere comunque accompagnato all’attraversamento a raso dei binari? Diteci di no, vi prego».

«Ecco, una stazione ferroviaria come Bergamo - che ricordiamo non è Milano Centrale e non è neppure Brescia - ha bisogno di essere funzionale per tutti, permettere un accesso veloce dalla biglietteria ai binari perché non si tratterà mai di una stazione di sosta lunga. Ci auguriamo che le scelte di marketing ne abbiamo comunque tenuto conto. Altrimenti l’arrabbiatura dei viaggiatori farà nettamente diminuire la propensione all’acquisto. Ne siamo sicuri. Attendiamo smentite e presentazione del progetto. Siamo fiduciosi stavolta che la smentita arrivi e sia soddisfacente».

Grazie

Lucia Ruggiero

Comitato Pendolari Bergamaschi

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