Due case su tre da ristrutturare
A Bergamo si deve riqualificare

Riqualificare il patrimonio immobiliare esistente. È la parola d’ordine per dare nuovo impulso al settore dell’edilizia nella Bergamasca che, con l’indotto, negli anni antecedenti la crisi, era pari al 25% del prodotto interno lordo della nostra provincia.

Riqualificare il patrimonio immobiliare esistente. È la parola d’ordine per dare nuovo impulso al settore dell’edilizia nella Bergamasca che, con l’indotto, negli anni antecedenti la crisi, era pari al 25% del prodotto interno lordo della nostra provincia.

A questa realtà strategica per la nostra economia è dedicato Condominio Expo 2014, il primo salone nazionale dedicato in modo esclusivo ai condomini, ai loro amministratori e a chi ci vive, voluto da Ente Fiera Promoberg, in collaborazione con la Camera di Commercio, le associazioni del sistema edilizio bergamasco e la testata Condominio Sostenibile e Certificato.

«Edilizia uguale speranza», così ha esordito Luigi Trigona, segretario generale Promoberg, nella conferenza stampa di presentazione della fiera in programma da giovedì a sabato alla Fiera di via Lunga. «Non abbiamo dubbi sulla ripartenza dell’edilizia - ha dichiarato Ottorino Bettineschi, presidente provinciale Ance -. Siamo in un momento di passaggio tra un vecchio e un nuovo modo di costruire incentrato sulla riqualificazione. Una riqualificazione urbana che deve essere integrata con quella del territorio perché è l’ambiente il motore per lo sviluppo futuro».

Alcuni dati per rendere più chiaro il valore della riqualificazione: «Il 66% di tutto il patrimonio immobiliare della nostra provincia, pari a circa 300 mila abitazioni, dovrebbe essere oggetto di interventi per valorizzare e mantenere la qualità dell’immobile. Se nel dopoguerra era tutto da ricostruire - ha sintetizzato Bettineschi - oggi è tutto da riqualificare».

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