Amministrative ed europee
Il 25 maggio 174 Comuni alle urne

Round unico il 25 maggio. L’ultima domenica del mese si voterà sia per le Europee sia per le Amministrative. La data l’ha decisa il Consiglio dei ministri, su proposta di Angelino Alfano, titolare dell’Interno. Il voto accorpato permetterà di risparmiare sui costi.

Round unico il 25 maggio. L’ultima domenica del mese si voterà sia per le Europee sia per le Amministrative. La data l’ha decisa il Consiglio dei ministri, su proposta di Angelino Alfano, titolare dell’Interno. Il voto accorpato permetterà di risparmiare sui costi,tenendo conto dei principi di riduzione della spesa pubblica.

Alle urne per il rinnovo dei Consigli comunali e l’elezione dei sindaci sono chiamati 174 Comuni bergamaschi. Oltre al capoluogo, quattro i paesi sopra i 15 mila abitanti: Dalmine, Seriate, Albino e Romano di Lombardia. La popolazione coinvolta è di 71.115 abitanti, ma dal bacino degli elettori bisogna escludere i minorenni e chi non ha il diritto di voto. L’eventuale turno di ballottaggio, invece, sarà l’8 giugno.

Messo il punto fermo della data, in Parlamento prosegue l’iter del disegno di legge Delrio, ormai al rush finale, che fissa alcune regole per la formazione dei futuri Consigli comunali. Attualmente in Senato, il decreto sugli enti locali sarà approvato entro i primi giorni della prossima settimana, in modo che anche la Camera possa approvarne il testo, in via definitiva, entro il 7 aprile, termine ultimo segnalato dagli uffici per permettere lo svolgimento della prossima tornata elettorale del 25 maggio, tenendo conto della nuova normativa.

Numerosi candidati sono in attesa dei provvedimenti definitivi, anche per la composizione delle liste (che vanno chiuse entro il 25 aprile). Il testo che andrà in aula al Senato prevede: la possibilità di un terzo mandato per i sindaci dei Comuni sotto i 3 mila abitanti; la conferma, nei Comuni sotto i 3 mila abitanti, dei Consigli comunali a dieci componenti (12 per i Comuni sopra i 3 mila abitanti) più il sindaco e il ripristino della Giunta nei Comuni sotto i mille abitanti. Novità anche per le Giunte. Si conferma il numero di due assessori nei Comuni fino a 3 mila abitanti e di quattro nei Comuni fino a 10 mila abitanti; l’obbligo, solo nei Comuni con popolazione superiore a 3 mila abitanti, di assicurare la parità di genere nelle Giunte, secondo il principio che nessuno dei due generi potrà essere rappresentato in misura inferiore al 40%. Alcuni punti riguardano anche le Province, con il rispetto di genere nelle liste per l’elezione del Consiglio provinciale, l’indennità del presidente e il principio che le funzioni trasferite dalle Province ad altri enti continueranno a essere esercitate dalle Province stesse sino alla data di avvio effettivo da parte dell’ente subentrante; la garanzia che le funzioni in materia di edilizia scolastica saranno esercitate fino al 31 dicembre 2015

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