Europee, Berlusconi non candidabile
Anche la Ue stoppa l’ex premier

«La sbandierata ipotesi di candidatura alle Europee di Berlusconi è fantasia politica. Ai sensi delle disposizioni giuridiche vigenti, alle quali tutti dobbiamo conformarci, Silvio Berlusconi non è candidabile».

«La sbandierata ipotesi di candidatura alle Europee di Berlusconi è fantasia politica. Ai sensi delle disposizioni giuridiche vigenti, alle quali tutti dobbiamo conformarci, Silvio Berlusconi non è candidabile. Non si tratta della esistenza di una causa di ineleggibilità ma, come dovrebbe esser chiaro a tutti, di incandidabilità ai sensi di legge».

Lo afferma Dario Stefàno presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato. «Dopo la condanna definitiva del 1 agosto 2013 Silvio Berlusconi - prosegue - non può essere candidabile. L’ufficio regionale circoscrizionale, infatti, qualunque esso sia, deve ex lege cancellare l’eventuale presenza del nominativo di Silvio Berlusconi dall’elenco dei candidati».

Questo ai sensi dell’art. 5, comma 2, del decreto legislativo n. 235 del 2012, la cosiddetta Legge Severino. Anche la petizione per la richiesta del provvedimento di grazia - conclude Stefàno - non ha alcun fondamento giuridico. Occorre pertanto ricordare che l’eventuale concessione da parte del Capo dello Stato non muterebbe lo status di incandidabilità e dunque Silvio Berlusconi resterebbe incandidabile».

«Non entro in questioni di livello nazionale. Ma la normativa europea è molto chiara su questo», così il vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding rispondendo in merito alla battaglia di Silvio Berlusconi per candidarsi alle prossime elezioni europee.

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