Expo chiude con Mattarella - Foto e social
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«Dichiaro ufficialmente chiusa l’Expo Milano 2015»: con la formula di rito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato chiusa l’edizione 2015 dell’esposizione Universale di Milano, sabato 31 ottobre.

Con circa mezz’ora di ritardo, alle 17,35, sono stati chiusi al pubblico gli ingressi. Alle 18 è iniziata la cerimonia. Expo 2015 Milano è giunto al termine dopo 184 giorni di cerimonie, convegni, parate, spettacoli, workshop, terrace talk, dibattiti, tavole rotonde e concerti sul tema «Nutrire il Pianeta». L’ultima cerimonia all’Open Air Theatre si è svolta con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e nel segno dello «sbarco dei Mille» garibaldini che all’alba dell’unità d’Italia, fecero l’impresa. «Nasce un nuovo impegno civico», ha detto il presidente della Repubblica durante il suo intervento.

Mattarella ha parlato di «una grande carica positiva, di un’importante eredità» lasciata da questa Esposizione. Con un grande messaggio: «Combattere la fame e la sete vuol dire pace». «C’è una grande domanda di Italia, di bellezza italiana, di cultura italiana, di gusto italiano – ha detto ancora Mattarella –. È bene impegnarsi per appagare questa attesa che si rinnova, affinando sempre più le nostre vocazioni, a partire da quella europea». L’eredità dell’Esposizione, conclude Mattarella, è l’Albero della Vita: «Mi auguro che rimanga come testimonianza della rete di intelligenze e di solidarietà che Milano, alla quale rivolgo il mio ringraziamento, ha messo in campo in questi sei mesi».

Dal palco gli interventi del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il Commissario Generale del Padiglione Italia Diana Bracco, del Segretario Generale del Bureau International des Expositions (BIE), Vicente Loscertales. A nome del governo il ministro che più di chiunque ha creduto e si è adoperato per il successo di Expo, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, bergamasco. A chiudere, il Commissario Unico Giuseppe Sala, il volto di Expo Milano 2015.

«Abbiamo conquistato il mondo», ha detto Sala, che ha esordito con un «grazie a chi ha lavorato in Expo, sono la mia gente. E ai volontari, che sono la mia gioia. Oggi quello che ci accomuna è il senso di aver fatto bene il nostro dovere per il Paese. Abbiamo conquistato il mondo». Questi sei mesi, secondo Sala, «hanno detto qualcosa agli italiani sulla loro identità: Expo non è stata fatta solo da chi ci ha lavorato, ma è stata l’Expo della gente, dei milioni di visitatori che se ne sono impossessati e hanno creato un evento unico, che è andato oltre a quello che hanno dato i singoli padiglioni». «Sono molto emozionato, mi è scappata una lacrima, non pensavo che mi capitasse», ha detto poi Sala commentando le emozioni della cerimonia di chiusura al termine dell’evento. «Sono straordinariamente felice per tutti quelli che hanno lavorato con me - ha aggiunto - lo dico con il cuore in mano perché ho avuto gente meravigliosa. Condividere questa gioia con loro è molto bello». «Mi mancherà l’Expo - ha concluso Sala - ma siamo arrivati alla fine e domani mattina saremo più rilassati».

«Ora possiamo davvero dire: missione compiuta». Così ilministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ha aperto il suo discorso alla cerimonia di chiusura di Expo. «Non sono serviti super eroi - ha detto Martina - ma la fatica e la passione di tante persone che hanno unito le forze, spesso in silenzio, e hanno dato il massimo. Come i nostri lavoratori che dopo il terremoto in Nepal si sono presentati per portare a termine gratuitamente il padiglione, Da loro una grande lezione. C’è anche in questo la forza di un saper fare italiano che io voglio riconoscere questa sera».

In questi sei mesi sono nel sito espositivo sono passati oltre 21 milioni di visitatori, un terzo dei quali stranieri. E con quasi un mese di anticipo ha superato quella «soglia psicologica» di 20 milioni di ingressi che prima dell’inaugurazione era stata prefissata come primo obiettivo. Il numero dei visitatori che ogni giorno hanno varcato i tornelli di Expo è cresciuto progressivamente soprattutto a partire dal mese di agosto, quando sono arrivati oltre 3 milioni di visitatori.

A settembre e ottobre, invece, i record: il 26 settembre si è arrivati a quota 259.093 mila visitatori, il 10 ottobre è stato toccato il picco assoluto, 272.785 mila persone in un solo giorno. Mentre la settimana-record è stata registrata dal 5 all’11 ottobre, con 1.243.701 ingressi in 7 giorni.

Sono più di 140 i Paesi che hanno partecipato ufficialmente all’evento insieme a tre organizzazioni internazionali. Nel corso dei sei mesi hanno visitato Expo circa 60 Capi di Stato e di Governo. In tutto le visite istituzionali sono state oltre 300. Il continente africano per la prima volta nella storia delle esposizioni universali è stato il più rappresentato, con 39 Paesi presenti, cioè circa un terzo del totale dei partecipanti. Sudan, Angola e Sudan con un loro padiglione, gli altri 36 nei cluster.

A centinaia le gite scolastiche organizzate sul Decumano da scuole provenienti da tutta Italia. Alla fine in totale sono stati oltre 2 milioni gli studenti che hanno visitato Expo. A detta di tutti, i bambini sono stati gli indiscussi protagonisti dei sei mesi espositivi: «Credo, senza esagerare, che si possa cominciare a pensare a una generazione Expo» ha detto Sala.

Domani chiude l'Expo.Vorrei ringraziare tutti: lavoratori, visitatori, organizzatori. È stato il primo problema che ho...

Posted by Matteo Renzi on Venerdì 30 ottobre 2015

Tante anche le celebrità che hanno visitato Expo. L’immagine-simbolo d resta quella di Michelle Obama che dalle guglie del Duomo contempla Milano. Era il 18 luglio e in città, come nel resto d’Italia, faceva molto caldo. Il giorno precedente Michelle, Sasha e Malia Obama erano state a Expo, avevano visitato il Cenacolo di Leonardo, si erano incontrate con Agnese Renzi.

Ma è stato alle cinque della sera del 18 luglio che la First Lady, accompagnata dalle figlie, si è affacciata tra le guglie del Duomo, per la gioia dei pochi fotografi che avevano intuito dove e come riuscire a immortalare il momento. Come Michelle, di vip da Expo ne sono passati molti, a decine: Angela Merkel, David Cameron, Francois Hollande, Mariano Rajoy, John Kerry, Benjamin Netanyahu, Vladimir Putin, il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin... E poi Francis Ford Coppola, Giorgio Armani, Andrea Bocelli, Carole Bouquet, Conchita Wurst, Sebastiao Salgado.

Alla Domus Bergamo Wine - Alta Qualità un ringraziamento agli oltre 300 Volontarixbg per il loro impegno prezioso durante il semestre Expo 2015 Milano.

Posted by Comune di Bergamo on Sabato 31 ottobre 2015

Il più applaudito, fotografato e rincorso è stato senza dubbio Bono Vox. È arrivato a Milano nel tardo pomeriggio del 6 settembre, per un evento organizzato in comune da Italia e Irlanda. Per lui conferenza congiunta con il premier Matteo Renzi e la direttrice del World Food Programme, Ertharin Cousin, mentre una folla di persone premeva dietro le transenne nella speranza (delusa) che il leader degli U2 si esibisse con una canzone. Ha invece lasciato questo messaggio, in nome della lotta alla fame: «Dove vivi non deve determinare se vivi». Tra le più applaudite, fotografate e «inseguite» anche Sharon Stone, ospite a Expo su invito di Save The Children. L’attrice americana è stata in visita il 12 settembre: panama bianco di paglia, trench su abito nero, scarpe basse. E sorriso disarmante.

Pochi giorni prima di lei, il 9 settembre, John Elkann, in visita privata con la famiglia. La più regale, la più elegante in un semplice tubino bianco, la regina Letizia di Spagna, in visita privata il 23 luglio come ambasciatrice Fao. Tra i vip stranieri, sarà l’unica a tornare, questa volta in veste ufficiale, il 16 ottobre, in occasione delle visita del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon.

Per seguire l’evento in diretta sui social network l’hashtag è #Expo2015.

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