Falsa donazione, tentano di truffarlo
Sacerdote riesce a scoprire l’inganno

Quello subìto lunedì 31 marzo da un sacerdote bergamasco della media pianura è stato un tentativo di truffa dal lieto fine, ma non certo isolato, visto che negli ultimi mesi è già stato segnalato il verificarsi dei medesimi episodi di raggiro ai danni dei parroci.

Quello subìto lunedì 31 marzo da un sacerdote bergamasco della media pianura è stato un tentativo di truffa dal lieto fine, ma non certo isolato, visto che negli ultimi mesi è già stato segnalato, soprattutto nella diocesi di Brescia, il verificarsi dei medesimi episodi di raggiro ai danni dei parroci.

Il protagonista dell’avventura di ieri, che chiameremo don Luigi (nome di fantasia), riceve all’ora di pranzo una telefonata. L’interlocutore si spaccia per il dottor Rossi (sempre nome di fantasia), che lavorerebbe in una nota clinica di Bergamo: anche questo cognome è inventato, ma nella realtà il truffatore ha fatto il cognome di un medico che davvero lavora in questa clinica.

Il falso medico dice che l’anziana zia di 84 anni, che numerose volte ha frequentato la chiesa in cui presta servizio il sacerdote, desidererebbe donare 10 mila euro alla parrocchia, e chiede al prete di incontrarsi per consegnarli la somma. Don Luigi si insospettisce subito e il piano del truffatore è rovinato.

Tornato a casa, il sacerdote esegue una ricerca su internet, per vedere se sono noti casi di truffe simili, e nota che appena un mese fa la diocesi di Brescia ha diramato ai parroci un comunicato ufficiale che li metteva in allerta, perché si stavano verificando episodi la cui dinamica era esattamente uguale a quella sperimentata da don Luigi. Ai malcapitati sarebbe stato richiesto sul posto il pagamento delle spese notarili legate alla donazione dell’anziana, o somme di denaro per persone in difficoltà.

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