I consigli del Soccorso alpino:
«Attenzione e occhio alle previsioni»

Vengono definiti tecnici e sono volontari, oltre che profondi conoscitori della montagna e di alpinismo. Prezioso anche stavolta è stato il loro intervento per individuare e recuperare il corpo dell’escursionista scomparso.

Vengono definiti tecnici e sono volontari, oltre che profondi conoscitori della montagna e di alpinismo. Prezioso anche stavolta è stato il loro intervento per individuare e recuperare il corpo dell’escursionista scomparso, tanto che anche i familiari di Virgilio Carenini ci tengono a ringraziare le squadre di soccorso per l’operato.

È bene fare molta attenzione quando ci si reca in montagna in questi periodi di transizione. Il Soccorso alpino fa alcune raccomandazioni generali: «Forse non tutti si aspettano di trovare la neve, ma in alta quota ce n’è ancora tanta – spiega Gianni Gamba, vicedelegato della VI Delegazione orobica del Soccorso alpino –. La mattina presto è prevalentemente ghiacciata e quindi occorrono ramponi e piccozza in vetta, come sui versanti. Inoltre, è bene ricordare anche che dove ci sono le cornici di neve, che si sono formate durante l’inverno, potrebbero esserci dei distacchi di valanghe».

«Raccomandiamo quindi massima attenzione e, se si è in due, possibilmente legarsi. Infine dare sempre un occhio alle previsioni del tempo prima di mettersi in cammino. Non solo quelle generiche, ma soprattutto quelle locali, riferite alla zona dove si intende effettuare l’escursione: oggigiorno esistono siti internet e webcam che danno la possibilità di sapere il meteo già dalla poltrona di casa. E se arrivati in montagna si viene accolti dalla nebbia, meglio rinviare la gita: nebbia e neve in montagna fanno perdere il senso di orientamento e non ci si accorge più dei dislivelli, diventa davvero molto pericoloso».

Per altre informazioni è possibile consultare anche il sito www.sicurinmontagna.it.

© RIPRODUZIONE RISERVATA