Il mercato dei falsi? Cifre da capogiro
Tra abiti e accessori 6,9 miliardi l’anno

Secondo il rapporto del Censis, è cresciuto del 44% sul 2012. Abbigliamenti e accessori gli articoli più contraffatti.

Nel 2015 gli italiani hanno speso 6,9 miliardi di euro per acquistare prodotti contraffatti, un valore in crescita del 4,4% rispetto al 2012. Produrre e commercializzare gli stessi prodotti nei circuiti dell’economia legale comporterebbe 100.515 unità di lavoro in più. Senza la contraffazione, la produzione interna registrerebbe un incremento di 18,6 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 6,7 miliardi. È quanto emerge da una ricerca del Censis per il ministero dello Sviluppo economico.

«L’emersione della contraffazione significherebbe – rileva lo studio – anche un aumento del gettito fiscale» per complessivi 5,7 miliardi di euro. I prodotti falsi vengono venduti nelle bancarelle per strada, in capannoni e magazzini, negli appartamenti privati, attraverso siti web e corrieri. E si diversificano sempre di più per la qualità della fattura, i prezzi, la categoria merceologica.

Al primo posto ci sono l’abbigliamento e gli accessori, il cui valore sul mercato nazionale del fake è stimabile in 2,2 miliardi di euro, pari al 32,5% del totale. Sono falsificati soprattutto giubbotti, capi sportivi e, tra gli accessori, borse e portafogli. Segue il settore degli audiovisivi, con un valore di spesa pari a quasi 2 miliardi (il 28,5% del totale). Vengono contraffatti anche i prodotti alimentari, per un valore di 1 miliardo di euro nell’ultimo anno, pari al 14,8% del totale.

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