Ladri in azione a Premolo
Furto nella cripta di don Seghezzi

Nel pomeriggio di martedì 26 novembre è stato scoperto a Premolo un furto nella cripta ipogea che dal 2006 custodisce le spoglie di don Antonio Seghezzi, il sacerdote morto a Dachau e del quale è in corso la causa di beatificazione.

Un furto da pochi euro, addirittura centesimi, ma decisamente indicativo dell’allarme che da settimane è acceso in Valle Seriana. Nel pomeriggio di martedì 26 novembre è stato scoperto a Premolo un furto nella cripta ipogea che dal 2006 custodisce le spoglie di don Antonio Seghezzi, il sacerdote morto a Dachau e del quale è in corso la causa di beatificazione.

L’episodio si è verificato in pieno giorno ed ha riguardato la cassetta nella quale i fedeli pongono gli spiccioli per accendere i lumini votivi. «Hanno dato l’allarme alcune donne nel pomeriggio – spiega il parroco don Luca Guerinoni – notando che il piccolo lucchetto della cassetta era stato forzato. L’ammontare del bottino è certamente esiguo, dato che svuotiamo regolarmente la cassetta. Era avvenuto giusto domenica. C’è tanta amarezza per il gesto, che colpisce in un luogo particolarmente caro alla comunità. Purtroppo gli episodi si moltiplicano in tutta la Valle, non abbiamo nemmeno sporto denuncia ai carabinieri».

La cripta ipogea era stata benedetta nel 2006 dal vescovo mons. Roberto Amadei, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di don Seghezzi. Viene utilizzata in inverno come chiesa feriale, per la celebrazione delle messe. Attorno a mezzogiorno pare che tutto fosse in ordine: qualcuno potrebbe aver approfitato della pausa pranzo e dell’assenza di persone in zona per entrare nella cripta (aperta, come consueto) e compiere il furto.

Purtroppo non si tratta dell’unico episodio segnalato ieri nella media Valle, visto che poco prima dell’ora di cena, fra le 18 e le 19 l’allarme è scattato per un altro furto in abitazione nella zona di Parre. L’attenzione di forze dell’ordine e cittadini è ai massimi livelli. Le segnalazioni si moltiplicano di pari passo con gli interventi dei militari, che nei giorni scorsi hanno avviato anche operazioni a tappeto di controllo preventivo, alle quali hanno partecipato anche Polizia di Stato e Vigilanza Urbana. I ladri quasi certamente pianificano i colpi nei giorni precedenti con sopralluoghi e mappature che lasciano pensare anche a basisti della zona.

Paiono non curarsi dell’allerta generale, tanto che sabato hanno colpito anche nella zona di via mons. Davide Re a Ponte Nossa, non lontano dalla caserma dei Carabinieri. Nella stessa serata un terzetto di malviventi era stato colto sul fatto da due anziani coniugi, quando attorno alle 17 erano rientrati nella propria abitazione di via San Francesco d’Assisi a Clusone, nella zona verso San Lorenzo di Rovetta. Antonella Trussardi, 75 anni, e Albino Bonadei, 79, erano stati minacciati dai ladri con una sedia di ferro ed un bastone. Nessun danno fisico per fortuna, ma i malviventi sono riusciti a darsi alla fuga con bottino in gioielli, argenteria e orologi valutabile in circa diecimila euro.

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