Ladro al monastero di Alzano
«Ti prego, restituisci la corona»

Nessun rancore, non un accenno ai «soliti furti» che imperversano in Valle Seriana e al senso di impotenza che assale chi ne è vittima. No, stavolta soltanto un auspicio: che «Gesù bambino tocchi il cuore e la testa di quel poveretto», l’autore del furto.

Nessun rancore, non un accenno ai «soliti furti» che imperversano in Valle Seriana e al senso di impotenza che assale chi ne è vittima. No, stavolta soltanto un auspicio: che «Gesù bambino tocchi il cuore e la testa di quel poveretto», l’autore del furto.

È successo venerdì scorso dentro il monastero della Visitazione di Alzano. Il ladro non s’è fermato neppure davanti alla dolcezza dello sguardo del Bambino di Praga. Anzi, interessato proprio al «tesoro» che teneva al braccio – catenelle e collane donate dai fedeli per devozione – ha devastato la cappella della chiesa annessa al convento di clausura, rompendo l’urna di vetro che custodisce la statuetta di Gesù e derubando gli ex-voto.

Di più: oltre agli ori è sparita anche la coroncina in argento che ornava il capo del Bambino. Un gesto durato un attimo, il tempo di infrangere il vetro, arraffare i preziosi e dileguarsi nel nulla.

«Deve senz’altro essere uno di quei poveri ragazzi che fanno le cose senza testa» si sbilancia suor Maria Regina. Una preghiera per questo sconosciuto ladro «che si è permesso di fare questo disonesto latrocinio» e un’altra rivolta direttamente a lui, «perché ci restituisca al più presto almeno la corona che si trovava sul capo del Bambin Gesù»

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