«Non potevano cremarlo
Ora dicano perchè l'han fatto»

«Ho contattato l'agenzia funebre di Sint Maarten per chiedere spiegazioni, dopo aver appreso con sorpresa che il corpo di Andrea Leporini era stato cremato senza alcuna autorizzazione». È il primo a volerci vedere chiaro il console d'Italia a Miami, Marco Rocca.

«Ho personalmente contattato l'agenzia funebre di Sint Maarten per chiedere spiegazioni, dopo aver appreso con sorpresa che il corpo di Andrea Leporini era stato cremato senza alcuna autorizzazione, posto che soltanto la famiglia avrebbe potuto decidere in tal senso». È il primo a volerci vedere chiaro nella vicenda il console generale d'Italia a Miami, Marco Rocca, competente per l'isola caraibica dove il 17 agosto è stato trovato senza vita il pizzaiolo di Cornalba.

Al diplomatico il funzionario delle onoranze funebri di Sint Maarten ha spiegato di aver cremato il corpo del ventinovenne per «motivi igienici», viso che la salma era già stata a loro consegnata in «avanzato stato di decomposizione perché rimasta all'aperto per diverso tempo».

Il consolato era stato avvertito del ritrovamento del corpo di Andrea il giorno successivo, ovvero giovedì 18. La polizia dell'isola era stata avvertita della presenza del corpo da una telefonata anonima: il giovane era riverso in un cespuglio di via Windsor, strada che corre perpendicolare verso il mare di Cole Bay, una delle località dell'isola. Una strada isolata e circondata dalla vegetazione.

Leporini non aveva in tasca i documenti: è stato poi identificato da alcuni conoscenti grazie a un tatuaggio, visto che il corpo era già in stato di decomposizione, come confermato anche da uno scatto fotografico del ritrovamento. Un rapporto in lingua inglese della polizia dell'isola di Sint Maarten datato 19 agosto (due giorni dopo la morte di Andrea), riferisce che «l'inchiesta ha dimostrato che non c'era nessun atto di violenza come causa della morte».

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