«Tagli» agli oneri di urbanizzazione?
Per Bergamo sarebbe un duro colpo

Si profila l'ennesimo colpo per le martoriate casse di Palafrizzoni. Secondo «Il Sole 24 Ore», il governo sarebbe intenzionato a cancellare la deroga che oggi consente ai Comuni di utilizzare fino al 75% degli oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti.

Si profila l'ennesimo colpo per le già martoriate casse di Palazzo Frizzoni. Secondo le anticipazioni pubblicate lunedì da «Il Sole 24 Ore», il governo sarebbe intenzionato, per il 2011, a cancellare la deroga che oggi consente ai Comuni di utilizzare fino al 75% degli oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti.

Bergamo fa attualmente pieno uso di questa possibilità: i tre quarti degli introiti derivanti da interventi urbanistici vengono impiegati nella cosiddetta «parte corrente» (che include il pagamento del personale e dei servizi). Pratica tecnicamente poco consigliabile, perché si tratta di utilizzare entrate straordinarie per pagare l'ordinaria amministrazione, generando uno squilibrio. Ma, in questo periodo di bilanci risicati, sono tante (86 su 103) le città italiane che – in diversa misura - vi fanno ricorso.

Un blocco (o un tetto massimo del 25%, altra ipotesi sul tavolo) all'uso degli oneri di urbanizzazione rappresenterebbe quindi un serio problema. Addirittura, stima «Il Sole», la nostra sarebbe una delle città più colpite: siamo al nono posto della classifica. La graduatoria si basa sul bilancio di previsione 2010, e mostra come Bergamo si appoggi per l'8% (11,5 milioni di euro) a entrate straordinarie per coprire la parte corrente (che, in tutto, per Palafrizzoni si aggira tra i 125 e i 130 milioni).

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