Ucraina, mercoledì nuovi colloqui. Si continua a combattere, colpita la torre della tv di Kiev

Guerra in Ucraina Le forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev, almeno 5 vittime. Il secondo round di colloqui russo-ucraini si terrà mercoledì.

Le forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev, il raid ha provocato almeno 5 vittime. Lo riferiscono le autorità ucraine. L’esercito russo poche ore prima aveva invitato tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case. E «secondo l’intelligence le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell’Unesco», riferisce l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede.

«Al mondo: che senso ha dire “mai più” per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete...» . Così su twitter il presidente ucraino Zelesky rende noto un attacco russo contro un monumento nei pressi del memoriale di Babi Yar che ricorda lo sterminio di 30mila ebrei avvenuto durante la seconda guerra mondiale da parte dei nazisti. Mentre un convoglio russo di blindati di più di 60 chilometri marcia su Kiev, un reparto maternità vicino la capitale finisce nel mirino e in pieno centro a Kharkiv viene colpito dai razzi russi il palazzo del governo regionale e si contano almeno 10 morti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di «crimini di guerra» e si appella all’Europa in un drammatico videointervento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo. «Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo», ha detto il presidente ucraino, chiedendo agli europei di «provare che siete con l’Ucraina».

Le immagini dell’imponente convoglio russo provengono dai satelliti della Maxar Technologies e oltre a documentare l’avanzata russa con decine e decine di mezzi in fila uno dietro l’altro, mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case apparentemente in fiamme lungo il percorso, riporta la Cnn. Immagini che si aggiungono a quelle di un video pubblicato nelle ultime ore dal Guardian di una base militare in fiamme a Brovary, a 25 km a nordest di Kiev, dopo un attacco russo.

Kiev sotto assedio

Intanto, la capitale vive nel terrore: Kiev è sotto un attacco «non-stop» , ha detto alla Cnn il sindaco Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere «a lungo» alle forze di Mosca. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni - ha proseguito l’ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker».

Nuova giornata di bombardamenti

Lunedì mattina 1° marzo le sirene di allarme sono risuonate in numerose città mentre il Paese si prepara ad un’altra giornata di bombardamenti: secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene suonano in queste ore a Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest). E mentre la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, chiede in un tweet il ritiro immediato delle truppe russe, la parlamentare ucraina Kira Rudik assicura che i negoziati di ieri con Mosca hanno portato invece ad «attacchi aerei più pesanti» conto Kiev.

Risposta unitaria del mondo contro la Russia

Poche ore dopo, il sindaco di Kherson, nel sud del Paese, ha annunciato che le forze russe sono ormai alle porte della città. Il premier britannico Boris Johnson, da parte sua - prima del suo viaggio di questa mattina in Polonia ed Estonia - fa sapere che il Regno Unito «continuerà a esercitare la massima pressione» sulla Russia e promette che il presidente Vladimir Putin sentirà le «conseguenze» della sua invasione». Promesse anche dagli Usa, dove il segretario di Stato Antony Blinken ha assicurato che Washington imporrà ulteriori sanzioni alla Russia e invierà più armi a Kiev. Nel frattempo, l’Australia ha annunciato che invierà missili e munizioni all’Ucraina nell’ambito di un pacchetto da 50 milioni di dollari in aiuti militari, oltre ad aiuti umanitari per altri 25 milioni di dollari. Il Brasile, da parte sua, lavora a un «passaporto umanitario» per accogliere i rifugiati ucraini e Kiev si dice soddisfatta della decisione del Tribunale penale internazionale dell’Aja (Icc) di avviare un’indagine sull’invasione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA