L’Imu e lo sfogo di Tentorio
«Noi leali ma altri sono stati furbi»

«Ci sono Comuni che hanno fatto i furbi, noi ci siamo sempre mossi con onestà e coerenza e a Bergamo non si pagherà l’Imu sulla prima casa».Il sindaco Tentorio e l’assessore al Bilancio Enrico Facoetti difendono il proprio operato.

«Ci sono Comuni che hanno fatto i furbi, noi invece ci siamo sempre mossi con onestà e coerenza e a Bergamo non si pagherà l’Imu sulla prima casa».

Il sindaco Franco Tentorio e l’assessore al Bilancio Enrico Facoetti difendono con orgoglio il proprio operato sulla delicata questione Imu e criticano le scelte di alcuni Comuni, rei, a detta del primo cittadino e del tesoriere delle casse di Palafrizzoni, di «aver fatto la furbata, rubando allo Stato un maggiore rimborso sull’Imu».

Il riferimento è all’aumento dell’aliquota sulla prima casa nel 2013, «quando alcuni Comuni, come Milano, Bologna o Genova, hanno deliberato questa modifica perché contavano che la decisione politica di azzerare l’Imu sulla prima casa avrebbe loro portato un rimborso statale più elevato, calcolato sull’aliquota effettiva del 5 o 6 per mille e non solo sull’aliquota base del 4 per mille» spiegano i due amministratori.

Un aumento sull’aliquota della prima casa sarebbe ancora possibile (c’è tempo fino all’8 dicembre) e al Comune frutterebbe oltre 6milioni di euro in rimborsi, m a questa non è l’intenzione della Giunta Tentorio «perché siamo leali verso lo Stato – commenta il primo cittadino – anche se avremmo tanti motivi per non esserlo, a partire dal Patto di stabilità, e perché non vogliamo toccare le tasche dei nostri cittadini, anche se per importi modesti».

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