L’interrogatorio della madre di Bossetti
«Dite che è stato lui, ma non ci credo»

Erano le 21,50 del 16 giugno 2014 quando Ester Arzuffi fu fatta entrare nella sala dell’interrogatorio.

Di fronte aveva quattro ufficiali dei carabinieri, che saltarono i convenevoli: «Lei sa per quale motivo è qua?». Risposta: «Sì, dicono che mio figlio è il mostro di Yara, ma io non credo assolutamente a questa cosa».

Era il giorno del fermo di Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara. Ester, 68 anni, la madre, era stata individuata dalla polizia in un elenco di 532 donne della Val Seriana e sottoposta al test del Dna, è risultata madre di Ignoto 1 (figlio illegittimo di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno). È così che gli inquirenti sono arrivati a Bossetti.

Gli inquirenti le chiesero se avesse mai avuto una relazione con Guerinoni, l’autista di Gorno padre di Ignoto 1. «No, non credo proprio. Non sono mai stata - disse Ester - quel tipo di donna. Ci penso, ma non ricordo assolutamente». E il prelievo del Dna? «Mi aveva portato addirittura la moglie di Massimo perché non avevo l’auto e mi ha accompagnato a Bergamo».

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