Monella, la parola passa al Quirinale
Pronto l’atto per la richiesta di grazia

Il fascicolo per la richiesta di grazia nei confronti di Antonio Monella, l’imprenditore che nel 2006 aveva ucciso un diciannovenne albanese che gli stava rubando l’auto in cortile, ora è completo. Ora il fascicolo potrebbe approdare al Quirinale, accompagnato dal parere del ministro della Giustizia.

Il fascicolo per la richiesta di grazia nei confronti di Antonio Monella, l’imprenditore che nel 2006 aveva ucciso un diciannovenne albanese che gli stava rubando l’auto in cortile, ora è completo.

Nei giorni scorsi l’avvocato di parte civile Marco Negretti ha spedito ai difensori dell’imprenditore di Arzago la ricevuta dell’avvenuto versamento della provvisionale, e cioè il documento richiesto dal ministero della Giustizia sul cui tavolo giace la domanda di clemenza destinata al presidente della Repubblica.

I legali di Monella (Francesco Fugazzola, Enrico Mastropietro, Andrea Pezzotta) hanno già provveduto a far pervenire in via Arenula l’atto, di modo che la pratica possa sbloccarsi quanto prima. Ora che il fascicolo non è più zoppicante, potrebbe approdare al Quirinale, accompagnato dal parere del ministro della Giustizia: qui l’incartamento, dopo il vaglio degli esperti dell’ufficio presidenziale, sarà sottoposto a Giorgio Napolitano. Il quale gode di piena discrezione.

Il presidente ha di fronte tre strade: il rigetto della domanda; l’accoglimento che permetterebbe a Monella (condannato in via definitiva a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni) di lasciare il carcere di via Gleno; la concessione della grazia parziale che consentirebbe all’imprenditore di essere affidato ai servizi sociali e di essere scarcerato.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 27 settembre 2014

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