Nel museo degli Alpini
ricostruita la vita in trincea

Si sta lavorando a pieno ritmo nella sede sezionale dell'associazione nazionale alpini per l'inaugurazione del Museo alpino in programma venerdì alle 10,30 in via Gasparini alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona.

Si sta lavorando a pieno ritmo nella sede sezionale dell'associazione nazionale alpini per l'inaugurazione del Museo alpino in programma venerdì alle 10,30 in via Gasparini alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona.

Tra i pezzi più significativi una singolare corazza di ferro, un reperto raro che risale alla guerra del 1915-18: veniva indossata dai soldati dell'esercito austro-ungarico per aprire un varco nel reticolato delle difese italiane».

In un altro settore sono presenti strane casse: cofani di fureria che venivano utilizzati per trasportare documenti. In piccoli scomparti sono custodite ancora intatte bottiglie di laudano, alcol etilico, acqua ossigenata e poi garze e fasce.

Ricca lo collezione di uniformi. Qualche giubba attira l'attenzione: nera con bordi di pelliccia e alamari. Una foto in bianco e nero la mostra indossata dal leggendario capitano Gennaro Sora.

Simbolo del mondo alpino, nel museo non poteva mancare il mulo. Alla «jeep a pelo» come veniva scherzosamente chiamato, è dedicata (grazie alla donazione consistente di Amabile Rigamonti) una sezione che ricostruisce un reparto di «malscalcia» con gli attrezzi originali per ferrare ed accudire l'animale. Rende l'ambiente più vivo un mulo a grandezza naturale realizzato appositamente, che è stato vestito con basto e finiture.

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