Nella Rocca infiltrazioni d’acqua
Terrazza dei cannoni inaccessibile

Infiltrazioni d’acqua che scendono dai tetti, crepe preoccupanti, un’intera area che è diventata inaccessibile perché pericolante: mentre si appresta a inaugurare l’allestimento rinnovato in Rocca, il Museo storico deve fare i conti con molti problemi.

Infiltrazioni d’acqua che scendono dai tetti, crepe preoccupanti, un’intera area che è diventata inaccessibile perché pericolante: mentre si appresta a inaugurare l’allestimento rinnovato in Rocca, il Museo storico deve fare i conti con una situazione edilizia non propriamente confortante.

E con lui la Rocca, il grande monumento della città, presenta acciacchi sempre più vistosi e dolenti. Dice il direttore del Museo storico, Claudio Visentin: «L’area che guarda verso est, dove si trovano la terrazza dei cannoni e l’abitazione del custode, la foresteria, non sono più agibili. Si sono formate delle crepe, delle instabilità nel periodo dei lavori sottostanti, quelli per il parcheggio. Non so se esista una relazione, fatto sta che abbiamo dovuto rinunciare a una fetta importante del complesso, compresa quella terrazza che oggi è transennata e che un tempo rappresentava fra l’altro uno splendido belvedere».

Ma le magagne della Rocca non si fermano qui. Nonostante i lavori di tamponamento e di imbiancatura, le infiltrazioni d’acqua dal tetto delle sale espositive sono piuttosto evidenti in queste che vengono dette le «sale dei bombardieri veneti». Occorrerebbe intervenire, ma il momento non è propizio.

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