Ok al bilancio di previsione 2010
ma Palafrizzoni dovrà vendere

I conti tornano, ma è stata dura. E sarà ancora più dura nel corso dell'anno, quando per fare fronte agli investimenti previsti nel Pop (Piano delle opere pubbliche) Palafrizzoni dovrà prendere in considerazione l'alienazione di parte del patrimonio (azioni A2A o l'area Europan alla Celadina).

«Non vedo alternative», è la considerazione del sindaco Franco Tentorio davanti al bilancio di previsione 2010, il primo dal ritorno del centrodestra in Comune, approvato venerdì in una seduta di Giunta straordinaria. «Come sempre è un bilancio vero, i cui numeri corrispondono alla realtà: come è stato con l'amministrazione Veneziani e con quella Bruni. Ma la situazione è di grande difficoltà, sia per la crisi generale dell'economia che richiede qualche sacrificio in più che per i numeri sempre più risicati».

Dopo aver rispettato il patto di stabilità nel consuntivo 2009, medesimo criterio è stato seguito per il preventivo 2010: diversamente le limitazioni previste per legge avrebbero significato una mezza paralisi per Palafrizzoni.

Nel dettaglio: sulla parte corrente non ci sono aumenti per imposte e tariffe. Nel primo caso lo impone la Finanziaria, nel secondo caso è sembrato inopportuno in questo momento di crisi. Con l'eccezione dell'occupazione suolo pubblico che per quanto riguarda il Sentierone avrà un notevole rincaro, da definire a breve.

Il personale in turn-over verrà sostituito in modo solo parziale mentre è stata decisa  una riduzione mirata delle richieste di tutti gli assessorati del 5 per cento rispetto al bilancio iniziale 2009. Con alcune eccezioni: i servizi sociali sostanzialmente inalterati. Le attività produttive saranno incrementate di 150 mila euro e il Turismo di 200 mila. Più lo stanziamento di 250 mila euro per l'adunata degli alpini.

Al tirar delle somme le spese correnti superano le entrate correnti di 11,5 milioni di euro: 142 contro 131. La copertura è garantita per 7,5 milioni dal 75 per cento dei proventi delle concessioni edilizie e per i restanti 4 da plusvalenze da alienazione ai Riuniti dell'immobile comunale di via Nini da Fano.

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