Operaio morì sul lavoro
Due condanne a due anni

Due anni di reclusione ciascuno per le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose legati a un infortunio sul lavoro. Questa la sentenza emessa venerdì 14 marzo con rito abbreviato per la morte, avvenuta a novembre del 2012, di un operaio .

Due anni di reclusione ciascuno, con il beneficio della sospensione condizionale, per le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose legati a un infortunio sul lavoro.

Questa la sentenza emessa venerdì 14 marzo con rito abbreviato in udienza preliminare dal giudice Raffaella Mascarino per la morte, avvenuta a novembre del 2012, di un operaio - Antonio Cortesi, 53 anni di Almenno San Bartolomeo - e del ferimento di un suo collega, K. B., polacco di 57 anni di Seriate.

Alla sbarra erano finiti F. C., 63 anni di Almenno San Salvatore, e F. F., 60 anni di Milano, legali rappresentanti rispettivamente delle ditte Cornali Trasporti e Isonzo Multiservices, la prima committente e l’altra esecutrice dei lavori al momento dell’incidente.

L’infortunio risale al 15 novembre 2012, ad Azzano San Paolo: i due operai stavano lavorando nella sede della Cornali Trasporti Fcf, ad Azzano. I due stavano effettuando lavori per la copertura di una tensostruttura da adibire a riparo per automezzi, e si trovavano entrambi in un cestello a poco meno di 4 metri di altezza, collegato a un carrello elevatore. Il carrello, urtando probabilmente la struttura, si era sbilanciato e anche per il movimento dei due operai si era poi rovesciato, facendoli cadere a terra pesantemente. Cortesi era morto quasi due settimane dopo. I successivi rilievi di legge, eseguiti dai tecnici dell’Asl e dai carabinieri, avevano subito portato al sequestro del carrello elevatore e del cestello.

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