Orio, altri 2 mila metri agli Arrivi
«Prima di Expo la fine dei lavori»

Inaugurazione ufficiale della nuova area arrivi dello scalo di Orio. Più grande, gestibile e sicura: con più spazi per i controlli e nastri per il recupero dei bagagli. «Mettiamo la prima pietra dell’aeroporto del futuro - ha detto Miro Radici, presidente di Sacbo -. Per aprile, prima di Expo, saranno pronti anche gli altri 8 mila metri».

Inaugurazione ufficiale nella mattinata di lunedì 4 agosto della nuova area arrivi dell’aerostazione di Orio al Serio. Più grande, gestibile e sicura: con più spazi per i controlli e nastri per il recupero dei bagagli.

Al piano terra del terminal passeggeri, la zona è stata ampliata con l’aggiunta di 2.000 mq e ripartita per agevolare i flussi in arrivo e razionalizzare gli spazi. Tre i punti di accesso, posti lateralmente rispetto al piazzale aeromobili: uno riservato ai passeggeri dei voli Schengen, che conduce alla sala riconsegna bagagli, dove saranno installati due nuovi caroselli; un varco per i cosiddetti voli a rischio, che necessitano di verifiche più accurate; l’accesso riservato ai passeggeri dei voli extra-Schengen, che permette di accedere alla nuova zona per il controllo dei passaporti dove sono state realizzate quattro postazioni doppie con operatori della Polizia di Frontiera. A disposizione di questi ultimi anche nuovi uffici, adeguati alle esigenze dettate dallo svolgimento dei compiti istituzionali.

L’apertura della nuova area arrivi avvicina a quello che sarà il volto definitivo dell’aerostazione, ridisegnata nel lato ovest e uniformata all’aspetto generale che ne identifica le diverse zone, dedicate ai voli Schengen ed extra-Schengen.

Il completamento della prima fase dei lavori nell’area arrivi garantirà la migliore gestione del movimento passeggeri e dei bagagli da stiva in coincidenza con la fase dei rientri dalla vacanze. «Mettiamo la prima pietra dell’aeroporto del futuro - ha detto Miro Radici, presidente di Sacbo -. Per aprile, prima di Expo, saranno pronti anche gli altri 8 mila metri». E ha aggiunto: «Il futuro ce lo giochiamo sulla qualità del servizio. Low cost è un nome improprio: noi cerchiamo di offrire qualità e i prezzi che chiede la clientela»-

Da agosto fino alla prima decade di gennaio 2015 si lavorerà alla riqualificazione dell’area riconsegna bagagli che porterà a sette la dotazione dei nastri. Da gennaio si interverrà sulla galleria arrivi landside, interessando gli spazi a cavallo dell’area arrivi airside. Contestualmente al primo piano proseguono i lavori che agli inizi di aprile 2015 riconsegneranno l’area ristrutturata (fino a dicembre 2012 occupata dagli uffici Sacbo), associata a quella di nuova realizzazione, davanti alla quale entreranno in funzione due nuovi pontili di imbarco.

I nastri per la riconsegna dei bagagli passeranno subito dagli attuali 4 a 7, e saranno operative le nuove postazioni per il controllo dei documenti dei viaggiatori provenienti con voli extra-Schengen. Dopo questo intervento, la superficie arrivi passerà a circa 2.500 metri quadrati, l’80% del totale: questo perché contestualmente all’apertura dei nuovi spazi ci sarà la chiusura di parte di quelli attualmente operativi, destinati al restyling.

I lavori della nuova aerostazione termineranno a fine aprile 2015, poco prima del via all’Expo: appuntamento al quale Orio vuole presentarsi in ghingheri e con un aspetto moderno e funzionale.

Nel corso di questi mesi sono stati effettuati diversi ritocchi qua e là nell’aerostazione (diversi durante le tre settimane di chiusura della pista per il completo rifacimento), ma il piatto forte è il nuovo blocco, in via di costruzione sul lato Ovest, dove prima c’era il parcheggio Fast Park.

Un intervento decisamente importante: 20,4 milioni a base d’asta, scesi poi a 15 in fase d’appalto. Ai quali aggiungere gli altri 3 stanziati per la sistemazione di una porzione del primo piano inizialmente prevista a rustico. A conti fatti, tra nuove edificazioni e riqualificazione dell’esistente, l’aeroporto potrà contare su 10 mila metri quadri in più, a fronte degli attuali 35.300. Inizialmente si era pensato alla costruzione di 3.200 metri quadri e alla riqualificazione di quei 2.100 che prima occupavano gli uffici direzionali Sacbo nel frattempo migrati in quel di Grassobbio, ma poi alla fine si è deciso di mettere mano a tutto l’edificio.

All’interrato si sviluppano invece spazi di servizio per il personale dello scalo: al primo piano ci saranno invece nuovi spazi commerciali e sarà ampliata l’area partenze. In prima battuta si erano ipotizzati poco più di 1.300 metri quadri di nuovi negozi, ma la superficie potrebbe aumentare dopo la decisione di sistemare anche la parte a rustico.

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