Orio, disinnescata la bomba
Ripresi i voli all’aeroporto

Sono terminate le operazione di rimozione dell’ordigno bellico ritrovato venerdì scorso nel sedime aeroportuale di Orio al Serio. L’ordigno è stato poi portato in una cava di Palosco dove sarà fatto brillare dagli artificieri.

Sono terminate le operazione di rimozione dell’ordigno bellico ritrovato venerdì scorso nel sedime aeroportuale di Orio al Serio. Alle 9,45 è decollato l’ultimo volo Ryanair per Stoccolma, quindi i voli sono stati sospesi.

Sono state rimosse le due spolette poste all’estremità della bomba poi portata in una cava di Palosco, dove sarà fatta brillare.

Le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico, condotte dai militari del 10° Reggimento Guastatori in un’area confinata e protetta a nord del sedime aeroportuale di Orio al Serio, si sono concluse alle 11:59.

A partire dalle ore 12:00 locali sono riprese le attività di volo.

Tutti i voli ricadenti nella fascia oraria di sospensione sono stati anticipati o posticipati sulla base di una programmazione stilata e comunicata con ampio anticipo dalle compagnie aeree interessate.

Durante le operazioni di disinnesco le attività aeroportuali nell’ambito dell’aerostazione sono continuate regolarmente, senza alcuna interruzione e/o limitazione dei servizi ai passeggeri.

LA BOMBA DELLA GUERRA MONDIALE

La bomba risale al 9 agosto 1944 quando la città fu investita da un bombardamento da parte degli Alleati. L’aeroporto di Orio al Serio, al tempo utilizzato solo per scopi militari, era fortificato ed occupato dai tedeschi: proprio per questo gli Alleati decisero di attaccare l’area per indebolire il potere economico e militare di Hitler. Sono passati 69 anni da quel terribile giorno: intorno alle 11,30 Orio sussultò per il bombardamento che si scatenò sull’aeroporto per circa dieci minuti.

Tutto l’aerea aeroportuale , e in modo particolare la pista, fu rasa al suolo da bombe ed esplosivi. Il nucleo abitato di Orio al Serio, fortunatamente, non fu bersaglio diretto da parte degli Alleati che tentarono però di distruggere il fabbricato “Vincere”, così denominato perché riportava sulla facciata tale scritta a caratteri cubitali. Qualcosa andò storto e fu colpita un’ala dell’asilo che sorgeva a 50 metri dal fabbricato. Fortunatamente non ci furono vittime perché era vuoto.

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