Orobie: condividere per valorizzare
Integrando tradizione e innovazione

Condividere per conoscere, recuperare e, dunque, valorizzare. Il progetto A.R.C.OROBIE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamascheha visto, il 20 febbraio 2014, a Clusone, un nuovo importante momento di confronto.

Condividere per conoscere, recuperare e, dunque, valorizzare. Il progetto A.R.C.OROBIE - Alpeggi: Risorsa Culturale delle Orobie bergamascheha visto, il 20 febbraio 2014, a Clusone, un nuovo importante momento di confronto.

L’incontro, promosso da Parco delle Orobie, con il patrocinio del Comune di Clusone, ha permesso a esponenti della Commissione Paesaggio del Parco e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di mettere in comune informazioni preziose al fine di favorire i processi di valutazione paesaggistica degli alpeggi, strutture ancorate a versanti impervi, tra i 900 e i 1.700 mt, spesso costruite con sistemi edilizi di varia complessità.

“La storia degli alpeggi è fatta di cultura rurale e di tradizioni che, nonostante l’andare del tempo, devono restare vive nelle nostre coscienze perché sono motore di un’identità comune. Il nostro compito è riscoprire questi mondi all’apparenza così distanti dalla modernità e rivalutarne le potenzialità” – ha commentato Yvan Caccia, Presidente del Parco delle Orobie Bergamasche.

Il convegno è stato dunque occasione per ribadire l’importanza strategica degli oltre 71mila ettari compresi tra le Valli Brembana, Seriana e di Scalve, la cui forza è rappresentata dalla possibilità di integrazione tra tradizione e innovazione. Sebbene siano luoghi storicamente votati a specifiche attività di produzione montana, infatti, la multifunzionalità appare essere la leva più adatta a farli rivivere, rivalutandoli da un punto di vista edile, imprenditoriale e, ovviamente, ambientale. L’intera area delle Orobie, per quanto oggi sofferente a seguito di una progressiva desertificazione, porta in eredità un patrimonio preziosissimo e non più trascurabile, fatto di: storia, tradizioni, paesaggi e sensazioni.

Il progetto di recupero, presentato lo scorso novembre e promosso dal Parco delle Orobie, l’Università degli Studi di Milano (Centro Interdipartimentale di Studi Applicati per la Gestione Sostenibile e la Difesa della Montagna), grazie al contributo di Fondazione Cariplo, la collaborazione dei Comuni di Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Taleggio, Valbondione, Valnegra e Vedeseta, prevede due delicate fasi: una di mappatura dei siti e una, successiva, di intervento.

Le baite private verranno censite attraverso ricerche di archivio e indagini in loco e saranno valutate in base alla tipologia edilizia, all’accessibilità, al valore paesaggistico, ai materiali utilizzati e al grado di conservazione. Le rilevazioni ottenute verranno poi inserite in un sistema informativo dedicato che permetterà di compilare una Carta del Rischio semplificata per pianificare gli interventi manutentivi.

“In questo primo momento di mappatura sarà fondamentale il contributo dei comuni proprietari degli alpeggi – ha ribadito Caccia – ecco perché teniamo molto a questi incontri. Condividere conoscenze, informazioni e applicativi è il miglior modo per realizzare un progetto così ambizioso”.

Sono intervenuti Gaetano Puglielli in rappresentanza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali -Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici, Luigino Pirola Presidente della Commissione Paesaggio del Parco delle Orobie bergamasche e Vicepresidente nazionale Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, Patrizio Musitelli Membro della Commissione Paesaggio del Parco delle Orobie bergamasche, Davide Giurini - Membro della Commissione Paesaggio del Parco delle Orobie bergamasche, Filippo Leopardi - Membro della Commissione Paesaggio del Parco delle Orobie bergamasche, Ettore Pasini - Membro della Commissione Paesaggio del Parco delle Orobie bergamasche, Mauro Villa – Direttore del Parco Orobie bergamasche.

Durante il convegno si è ribadito più volte quanto sia importante e doveroso lavorare per sinergie, mettendo in atto collaborazioni efficienti tra cittadini e istituzioni. A tal fine, l’incontro tenutosi in data odierna, verrà replicato il 27 febbraio 2014, presso la Sala Civica di via Ing. Sante Calvi, 28 a Piazza Brembana. A patrocinare entrambe le date hanno concorso: i Comuni di Clusone e di Piazza Brembana, la Fondazione Cariplo e gli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, degli Ingegneri e degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo.

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