Per ora neve solo a 2 mila metri
Stazioni chiuse per l’Immacolata

Ai primi di dicembre, di solito, si tiravano fuori gli sci dai ripostigli, i più «feroci» dello scialpinismo magari lo avevano già fatto verso la metà di novembre, con la prima neve arrivata in quota.

Quest’anno per chi ama sciare è un po’ grama, tutta colpa del termometro, se la neve utile è relegata al momento a quote superiori ai 2.000 metri, riservata quindi solo alle piste più alte, in pratica inutilizzabile per gli impianti bergamaschi.

Soprattutto, è il persistente tepore dell’aria di questo inizio di dicembre, diversi gradi sopra la norma, che mantiene temperature positive in quota, anche di notte, al punto che risulta impossibile produrre neve sparata, anche per le stazioni di sci più attrezzate, quelle cioè che dispongono di bacini d’acqua per l’innevamento artificiale (la foto che si vede è quella di Lizzola, è stata soltanto una spolverata, quella neve se n’è già andata). Capite quindi quanto sia difficile definire con termini stagionali l’ormai vicino periodo di vacanza, perché l’«Immacolata», di bianco avrà come sempre la sua valenza religiosa, ma senza il contributo del bianco offerto dalla Natura. Le stazioni nella Bergamasca resteranno chiuse nel prossimo, lungo weekend: fa troppo caldo, anche per i cannoni che sparano la neve artificiale.

Quando in un periodo di neve inizia ad andare male, di norma si punta agli attori successivi, quindi si inizia a dire che sarà «magari per Santa Lucia», poi «forse per Natale, mancano ancora due settimane», e spesso ci si riduce a riporre le ultime speranze nei «mercanti di neve» distribuiti lungo il mese di gennaio, per finire magari delusi definitivamente dalla stagione con la Merla di fine mese. Facciamo le corna, che non ci succeda in questo inverno, e visto che le previsioni meteo a lungo termine lasciano quasi sempre il tempo che trovano, affidiamoci alla logica e al buon senso del Bertoldo, riflettendo che prima o poi le cose andranno a sistemarsi.

L’inverno non è molto distante da noi, aspetta solo di essere invitato, e questo potrebbe succedere da martedì prossimo, quando il vento da Nord sopra le Alpi cesserà, e sul Mediterraneo entreranno, come da copione che può portare alla neve, nuovi protagonisti di stagione. È presto per dirlo, mancano ancora diversi giorni, ma potrebbe trattarsi della prima manovra atmosferica dell’inverno verso l’Italia, proprio a ridosso della successiva Santa Lucia.

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