Più negozi per prezzi più bassi
Ecco come risparmia il bergamasco

Per il nuovo anno le famiglie lombarde saranno attente al risparmio soprattutto al supermercato. Rispetto all’inizio del 2013, per far quadrare il bilancio, le spese da ridurre, o da contenere, sono soprattutto quelle legate al «carrello»: a Bergamo la percentuale più alta di famiglie che per inseguire il risparmio utilizza più punti vendita (60%).

Per il nuovo anno le famiglie lombarde saranno attente al risparmio soprattutto al supermercato. Rispetto all’inizio del 2013, per far quadrare il bilancio, le spese da ridurre, o da contenere, sono soprattutto quelle legate al «carrello»: la metà dei lombardi sta più attenta, rispetto al passato, a ridurre gli sprechi di generi alimentari. E la stretta sui consumi si fa sentire proprio sui beni di prima necessità. È quanto emerge dall’indagine «Famiglie e fiducia. Monza e Brianza, Lombardia», realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere.

La metà delle famiglie lombarde non ha un unico punto vendita abituale ma fa la spesa in diversi punti per inseguire il risparmio. E per necessità o per volontà di risparmiare, il 25% delle famiglie opta per i prodotti in promozione, il 10% per i primi prezzi e l’11% per i prodotti a marchio commerciale messi sul mercato dalle grandi catene di distribuzione.

Rispetto allo scorso anno, si fanno meno rinunce sul resto del quotidiano: chi «taglia» le uscite fuori, limitandole magari al solo fine settimana, passa dal 29% al 27%. Così come la percentuale di coloro che scelgono di trascorrere più tempo libero in casa (il 9% delle famiglie lombarde contro il 16% dello scorso anno). A ridurre le uscite soprattutto i giovani (circa 1 su 2).

I risultati dell’indagine per provincia. A Monza e Brianza il 35% delle famiglie sceglie i prodotti in promozione per risparmiare sulla spesa. A Bergamo la percentuale più alta di famiglie che per inseguire il risparmio utilizza più punti vendita (60%). Per far quadrare il bilancio famigliare, i milanesi trascorrono più tempo libero in casa (13%) e riducono le cene fuori (37%).

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