Più radiazioni che immatricolazioni
La crisi taglia le auto in circolazione

Il settore dell’automobile è ancora in piena recessione. A testimoniarlo il fatto che, nel 2013, il parco di autovetture circolanti nella Bergamasca ha perso ben 4.431 unità. Le nuove immatricolazioni sono state 21.975, a fronte di 26.406 radiazioni.

Il settore dell’automobile è ancora in piena recessione. A testimoniarlo il fatto che, nel 2013, il parco di autovetture circolanti nella Bergamasca ha perso ben 4.431 unità, segno di una crisi che si fa fatica a superare.

Nella nostra provincia, infatti, l’anno scorso le nuove immatricolazioni sono state 21.975, a fronte di 26.406 radiazioni. In tutta la Lombardia, invece, la riduzione delle auto raggiunge la cifra di 28.594, un numero dato dal saldo negativo tra le 235.275 nuove iscrizioni e le 263.869 radiazioni.

A dirlo sono i dati resi noti grazie a un’elaborazione del Centro studi Continental su base Aci. Tra le province lombarde, Bergamo è al terzo posto per diminuzione di automobili circolanti, dopo Brescia (-7.110 unità) e Milano (-5.216 unità).

Più indietro, invece, troviamo Varese (-2.262 unità), Sondrio (-1.977 unità), Cremona (-1.670 unità), Como (-1.658 unità)

La direttrice dell’Aci di Bergamo, Barbara Aguzzi, sostanzialmente, condivide quanto riportato dal Centro studi Continental. Per la direttrice il calo del mercato automobilistico «è solo colpa della crisi, che ha colpito pesantemente il mercato dell’automotife (il settore dell’automobile e di tutti gli accessori connessi)».

Aguzzi, quindi, spiega che la recessione si è sentita «in generale sul territorio italiano ma, in particolare, la crisi è forse più evidente nella Bergamasca, dove è arrivata più tardi ma in modo più pesante». Ma c’è di più, perché ad essere fermo è «l’intero mercato dell’auto, sia dell’usato che del nuovo». Infatti, se la recessione è partita «dal nuovo», adesso si è allargata a macchia d’olio e sta «colpendo» anche il mercato dell’usato, che in primo momento aveva retto meglio.

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