Polizia locale e spray urticante
C’è già la prima interpellanza

Lo spray urticante che il Comune di Bergamo ha acquistato come arma di autodifesa per i propri vigili non è ancora arrivato e fa già discutere. Dopo le polemiche su quelle acquistate nel 2011 le minoranze chiedono: da quale ditta sono state acquistate le nuove e a che prezzo.

Lo spray urticante che il Comune di Bergamo ha acquistato come arma di autodifesa per i propri vigili non è ancora arrivato e fa già discutere. Dopo le polemiche su quelle acquistate nel 2011, e rimaste finora inutilizzate, i consiglieri del Patto civico chiedono: da quale ditta sono state acquistate le nuove bombolette spray e a che prezzo.

E ancora: nel caso in cui non si trovasse l’accordo con la ditta Promo.Com srl (fornitrice della precedente partita, ndr), che fine faranno le 100 bombolette acquistate nel gennaio del 2012 e soprattutto che fine faranno i quasi 10mila euro dei cittadini spesi.

L’interpellanza chiede anche, con riferimento al precedente acquisto, essendo oramai passati due anni, se esiste una sorta di data di scadenza delle bombolette e se non si corre quindi il rischio di dotare gli Agenti di uno strumento potenzialmente non più funzionante.

Il testo dell’interpellanza per l’acquisto di n°70 bombolette spray

Con determina n. 2723 del 30 dicembre 2011, venne dato mandato per la liquidazione di una fattura per l’acquisto dalla Promo.Com srl di n° 100 bombolette spray irritante privo di effetti lesivi permanenti per una spesa complessiva di 9.950 Euro (iva inclusa). Verificato che, sul mercato, esistevano decine di spray antiaggressione di alta qualità, in vendita a prezzi notevolmente inferiori a quelli pagati dall’amministrazione comunale e calcolato quindi che, anche con il prezzo più alto trovato sul mercato, l’acquisto di 100 bombolette di alta qualità sarebbe costato circa 3.300 Euro (iva inclusa) ovvero un terzo di quanto venne invece speso, interpellammo l’allora Assessore Invernizzi per conoscere perché era stato scelto un prodotto con un prezzo molto più alto rispetto ad altri spray di alta qualità in vendita sul mercato italiano.

L’Assessore rispose in data 27 Febbraio 2012 e nel suo intervento disse che c’era la volontà di acquistare uno strumento in grado di garantire l’incolumità degli Agenti di Polizia Locale e che si sentiva di “condividere pienamente quanto fatto dal Comandante Cianciotta (il dirigente deputato all’acquisto) perché si trattava del MIGLIOR SISTEMA SPRAY ESISTENTE”

Da allora sono passati due anni, nessun agente ha mai avuto in dotazione queste bombolette che sono invece sempre rimaste chiuse in un armadio. In data 19 Gennaio 2014, il quotidiano “L’Eco di Bergamo” riporta la notizia dell’acquisto di ulteriori 70 bombolette da parte della Giunta Tentorio e sottolinea il fatto che le precedenti 100 bombolette (acquistate ad un prezzo molto alto) non sono mai state utilizzate per un contenzioso con la ditta in quanto la fornitura non è risultata regolare. L’articolo prosegue citando le parole dell’Assessore, il quale sottolinea che: “… per non lasciare gli agenti ancora sprovvisti degli spray, l’amministrazione ha deciso di comprare un nuovo stock che andrà ad aggiungersi alle altre SE SI TROVERA’ UN ACCORDO CON IL FORNITORE”

Rimarcato il fatto che se di necessità si trattava (e si tratta) e l’acquisto vuole quindi davvero garantire l’incolumità degli agenti, arrivare a dotare gli Agenti di questo strumento solo a pochi mesi dalle elezioni e dopo che per ben due anni nessuno ha più sollevato la questione delle 100 bombolette spray acquistate a prezzi di mercato molto alti e rimaste chiuse in un armadio per oltre 700 giorni, sa molto di spot elettorale più che di reale condivisione degli intenti dichiarati.

Chiediamo al nuovo assessore alla Sicurezza

1) Da quale ditta sono stati acquistate le nuove bombolette spray e a che prezzo

2) Nel caso in cui non si trovasse l’accordo con la ditta Promo.Com srl, che fine faranno le 100 bombolette acquistate nel gennaio del 2012 e soprattutto che fine faranno i quasi 10mila euro dei cittadini spesi.

3) Con riferimento al precedente acquisto, essendo oramai passati due anni, se esiste una sorta di data di scadenza delle bombolette e se non si corre quindi il rischio di dotare gli Agenti di uno strumento potenzialmente non più funzionante.

Per il gruppo Patto Civico

Simone Paganoni

Roberto Bruni

Nadia Ghisalberti

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