Precedenza ai lavori di restauro
La «Mai» chiude sino a fine anno

La Biblioteca Angelo Mai, per consentire l’esecuzione in piena sicurezza dei lavori di restauro della facciata, rimarrà chiusa al pubblico a partire da giovedì 12 fino a martedì 31 dicembre . I servizi riprenderanno giovedì 2 gennaio.

La Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo, per consentire l’esecuzione in piena sicurezza dei lavori di restauro della facciata, rimarrà chiusa al pubblico a partire da giovedì 12 fino a martedì 31 dicembre 2013.

I servizi riprenderanno regolarmente giovedì 2 gennaio 2014.

Certo è che fa un certo effetto trovarsi faccia a faccia con le grandi statue del Vescovi. Le stesse che un paio d’anni fa perdevano grossi frammenti dalle loro estremità annerite e che adesso sembrano tornate alla solidità e al candore originari.

Sono bastati quattro mesi per portarle indietro di quasi 60 anni, a quel 1958 in cui, con la loro posa, prendeva definitivamente forma la facciata di quella che già all’epoca era la biblioteca Angelo Mai. Per ammirarla in tutto il suo rinnovato fascino, dovremo attendere fino alla primavera o forse meno – dipenderà molto dal meteo e dalle temperature – perché il cantiere – quotidianamente seguito dall’architetto Angelo Brena che assieme al responsabile dei Lavori pubblici Giorgio Cavagnis ha in carico la sua direzione – è già a buon punto e salendo sui ponteggi che la celano è facile rendersene conto: praticamente l’intera superficie in marmo di Zandobbio e Botticino è stata ripulita, così come agli sgoccioli è il consolidamento dei distacchi grazie agli inserti e alle iniezioni di vetroresina; all’impresa (la Decoart srl di Livorno) non resta che provvedere ad alcuni dettagli più l’applicazione delle sostanze protettive, oltre naturalmente al restauro degli infissi.

Anche il cantiere pilota sulla volta del salone Furietti – fortemente caldeggiato dalla Sovrintendenza ai beni architettonici e realizzato grazie alla consulenza dell’ingegner Pierpaolo Rossi e con un appalto affidato alla Cocciopesto restauri di Mozzo – è stato completato e quei cedimenti che avevano messo i brividi durante il sopralluogo del giugno 2012 si sono fortunatamente rivelati meno gravi del previsto: delle 60 centine che sostengono la copertura, 40 sono in buone condizioni, mentre le restanti dovranno essere consolidate. «Così come è stato fatto sui due campioni - spiegano i responsabili del cantiere indicando le centine oggetto del test – verranno inserite delle protesi in modo da restituire la solidità originaria alla struttura lignea che, a causa delle infiltrazioni e del conseguente indebolimento del suo scheletro, rischiava di cedere».

Non è andata fortunatamente così e adesso si potrà procedere senza nemmeno doversi preoccupare di eventuali affreschi celati sotto gli intonaci della volta: la stratigrafia effettuata assieme al cantiere pilota ne ha escluso infatti la presenza. Ma le buone notizie finiscono qui. Perché quello della Mai è un cantiere complesso dove, come spesso capita, non tutto va come si vorrebbe. Per la conferma, potrebbe bastare, tanto per fare un esempio, l’infiltrazione scoperta proprio recentemente sotto i portici della biblioteca oppure, in maniera un po’ più allarmante i freschi distacchi dalla facciata di vicolo Aquila Nera il cui rifacimento, programmato nel secondo lotto, verrà con ogni probabilità anticipato al primo. Un imprevisto che contribuirà ad allungare un elenco già nutrito: oltre al rifacimento della facciata, serramenti compresi, e al consolidamento della volta, l’intervento – finanziato dal Comune con un milione e 200 mila euro – comprende anche il recupero dell’originaria pavimentazione in cotto nel salone Furietti, oltre alla conversione dell’impianto di riscaldamento da gasolio a metano.

«Con la facciata siamo a buon punto mentre il cantiere pilota è concluso – ribadisce l’assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli – ora potremo procedere alla progettazione e all’assegnazione dell’intervento sulla volta che dovrebbe concludersi entro l’estate. In primavera procederemo, inoltre, con la sostituzione della caldaia che prima dell’inverno potrà funzionare nella sua nuova versione».

L’inaugurazione? Chi sperava in un taglio del nastro prima delle elezioni rimarrà deluso: «Con questo cronoprogramma – conclude Saltarelli – potremo festeggiare la conclusione dei lavori sulla facciata, ma non il resto. Il problema però non è questo. L’importante è restituire alla città una biblioteca efficiente e ristrutturata a regola d’arte in tempi ragionevoli».

Emanuele Falchetti

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