Provincia, aleggia un rischio
C’è il pericolo astensionismo

Un voto di Bergamo vale come 30 di Blello. La Provincia 2.0 dovrebbe essere la Provincia dei 242 Comuni bergamaschi, ma non tutti i Comuni - per la legge - sono uguali. Si scrive «voto ponderato», si legge che il voto dei Comuni «pesa» in base a quanti abitanti hanno.

Un voto di Bergamo vale come 30 di Blello. La Provincia 2.0 dovrebbe essere la Provincia dei 242 Comuni bergamaschi, ma non tutti i Comuni - per la legge - sono uguali. Si scrive «voto ponderato», si legge che il voto dei Comuni «pesa» in base a quanti abitanti hanno.

Ergo, capoluogo e gli altri grandi centri saranno determinanti nel decidere gli assetti - presidente e consiglieri - della «nuova» Via Tasso. Normale, quindi, che nei piccoli paesi non ci sia grande entusiasmo per la chiamata alle urne di domenica.

Ve lo immaginate (giusto per fare qualche esempio) il recordman dei sindaci Piero Busi, forte dei suoi 55 anni da amministratore, che entra alla Cittadella dello sport per compilare la sua scheda, con la coda tra le gambe, «valendo» un centesimo dell’«ultimo» dei consiglieri comunali di Palafrizzoni, eletto solo qualche mese fa?

Oppure 33 consiglieri comunali di Arzago e zona limitrofa arrivare dopo 50-60 chilometri in auto e valere come un consigliere comunale di Dalmine, che ha il seggio quasi fuori casa? L’aver accentrato in città l’unico seggio (oltre ai «pesi» diversificati) è altro motivo di malcontento. C’è chi si sta organizzando col car sharing, altri con minibus fai da te, ma a pochi giorni dal voto è evidente che lo spauracchio dell’astensionismo diventa sempre più concreto e fa sempre più paura.

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