Quel che resta dopo la tanta neve
Ecco la baita di Pasevra: sommersa

Dopo un inverno di intense nevicate, soprattutto alle quote superiori ai 1500/1800 metri, i primi spiragli di bel tempo hanno consentito agli escursionisti di raggiungere zona montane fino inaccessibili a causa del pericolo valanghe. Ecco quel che resta della baita di Pasevra.

Dopo un inverno di intense nevicate, soprattutto alle quote superiori ai 1500/1800 metri, i primi spiragli di bel tempo hanno consentito agli escursionisti di raggiungere zona montane fino inaccessibili a causa del pericolo valanghe.

Le sgradite sorprese non sono mancate anche in zone da sempre ritenute sicure, come dimostra questa foto a 1.607 metri della baita Pasevra, sopra Lizzola. L’edificio è stato quasi completamente sommerso da una valanga staccatasi dal versante a valle delle ex miniere del Collo.

I danni alla struttura saranno valutabili solo quando la neve sarà completamente scomparsa. Le favorevoli previsioni meteo per il fine settimana non devono quindi far dimenticare il pericolo legato al possibile distacco di valanghe che, stando al bollettino dell’Arpa di venerdì 7 marzo, viene segnalato di grado 2 (moderato), ma in rialzo nelle ore centrali della giornata.

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