Ragazze rapite, gli investigatori
contatto con l’intelligence siriana

«Stiamo cercando di fare rete con l’intelligence locale, per riuscire a capire quali saranno le prossime mosse dei rapitori ed, eventualmente, anticiparle». Sono le parole di uno degli 007 che sta indagando, dall’Italia, sul sequestro di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli.

«Stiamo cercando di fare rete con l’intelligence locale, per riuscire a capire quali saranno le prossime mosse dei rapitori ed, eventualmente, anticiparle». Sono le parole di uno degli 007 che sta indagando, dall’Italia, sul sequestro di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli.

«Sono ore febbrili, queste, perché non si sa ancora bene con certezza con quale gruppo abbiamo a che fare, visto che di rivendicazioni non ne sono ancora arrivate». Ma l’aspetto che nessuno, finora, si sia fatto avanti accusandosi del rapimento, non è comunque necessariamente negativo: i momenti successivi a un sequestro possono infatti variare a seconda di diverse circostanze, che mutano in ogni rapimento.

Al momento sembrerebbe da escludere, proprio per la mancata rivendicazione, un sequestro a scopo estorsivo: un’ipotesi, questa, che l’intelligence italiana aveva comunque ritenuto remota fin dall’inizio.

Intanto venerdì Salvatore Marzullo ha ricevuto la telefonata del ministro degli Esteri Federica Mogherini. Una chiamata inaspettata, ma che è come una carezza per chi da otto giorni vive nell’attesa di una notizia che metta fine a un incubo. «Mi ha dato sollievo - ha detto il papà di vanessa - anche se il vero conforto solo il Signore me lo può dare».

Quattro pagine su L’Eco di Bergamo di sabato 9 agosto

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