Sciabole, carabine e munizioni
Urgnano, sequestrati 12.400 pezzi

Una segnalazione dall’epilogo inaspettato quella con cui hanno avuto a che fare gli agenti della polizia locale Comuni della Francesca, a Urgnano, nei giorni scorsi. Durante una perquisizione hanno scovato un vero e proprio arsenale.

Una segnalazione dall’epilogo inaspettato quella con cui hanno avuto a che fare gli agenti della polizia locale Comuni della Francesca, a Urgnano, nei giorni scorsi. Intervenuti dietro indicazione di un residente, hanno messo in atto una perquisizione che li ha portati a scovare un vero e proprio arsenale nell’appartamento di un urgnanese.

«Ci siamo recati all’abitazione di F. A. dopo che qualcuno ci aveva avvisati di averlo visto circolare armato e, una volta entrati, ci siamo imbattuti in armi di ogni genere», ha spiegato il comandante Matteo Copia. La lista stilata dagli agenti chiude a quota 12.400 pezzi rinvenuti, nei quali rientrano affilate armi da taglio (quasi mille lame di tutte le fogge e forme), armi da fuoco e di altro genere insieme a numerose munizioni.

Per la casa, ambiente poco curato in cui l’uomo vive da solo, c’erano coltelli, sciabole, spade, pugnali, cutter, arnesi medievali e giapponesi (come le stelle appuntite da lancio dei ninja), balestre con frecce, scuri, macheti, baionette, pistole d’epoca funzionanti, carabine ad aria compressa senza il tappo di sicurezza e infine le munizioni: bossoli da guerra, pallottole e cartucce con tanto di kit per produrle.

Alla base, una passione per le armi del 55enne, «piuttosto noto in paese e dall’indole non aggressiva», specifica Copia, che tuttavia non aveva alcuna autorizzazione o licenza dalla questura per detenere un simile armamentario; per questo è scattata la denuncia a piede libero e il sequestro di tutte le armi da parte degli agenti, i quali hanno poi provveduto a una minuziosa catalogazione.

È sul sito www.poliziadistato.it che si possono trovare le informazioni necessarie circa la detenzione delle armi. Prima di tutto per acquistare un’arma da sparo, con relative munizioni, e per poterla portare a casa, serve un’autorizzazione dalla questura. Inoltre, quando si entra in possesso di armi e cartucce bisogna presentare denuncia.

È possibile detenere fino a un massimo di tre armi comuni da sparo e sei armi sportive, le quali non possono essere portate fuori dal luogo di detenzione salvo autorizzazione.

Per avere un numero maggiore di armi, occorre la licenza di collezione rilasciata dal questore, che non contempla però il porto: questa permette di possedere una quantità illimitata di armi di cui, però, non è possibile avere il munizionamento.

«Sono in corso indagini su come l’urgnanese sia riuscito a procurarsi le armi, soprattutto quelle da sparo, senza licenze o autorizzazioni del caso – ha spiegato Copia –. Di certo on-line è comunque più semplice. Considerando la grande passione dell’uomo per le armi, le trattava come figli, ma anche le sue difficoltà di espressione dovute a un probabile disagio psichico, ipotizziamo che qualcuno abbia approfittato di lui, rendendogli più facile l’acquisto e facendogli spendere anche fino al doppio del prezzo reale».

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