Tares, arriva l’ultima rata
E 2,5 milioni per lo Stato

Sono partiti in questi giorni i primi degli oltre 65 mila avvisi di riscossione della quarta e ultima rata della Tares, la tassa sui rifiuti. Un’imposta che complessivamente per Palazzo Frizzoni vale 19,5 milioni, a cui si aggiungono con l’ultima rata 2,5 milioni che finiranno allo Stato.

Sono partiti in questi giorni i primi degli oltre 65 mila avvisi di riscossione della quarta e ultima rata della Tares, la tassa sui rifiuti. Un’imposta che complessivamente per Palazzo Frizzoni vale 19,5 milioni, a cui si aggiungono ora – con l’ultima rata appunto – i 2,5 milioni che finiranno invece direttamente allo Stato.

Si tratta della maggiorazione di 30 centesimi al metro quadro, decisa l’anno scorso dal governo Monti con il decreto Salva Italia, e destinata a rimpinguare le casse statali. Di fatto un balzello in più per i contribuenti, di cui il Comune non vedrà un centesimo. E questo a Palazzo Frizzoni ci tengono a ribadirlo: «Quei soldi lo Stato li vuole per sé, noi non vediamo nulla» ha detto in tempi non sospetti l’assessore al Bilancio Enrico Facoetti.

Sul fronte rifiuti la strada scelta dalla Giunta Tentorio è stata quella di mantenere la tassa invariata e di non maggiorare di altri dieci centesimi (da 30 a 40 al metro quadro) l’addizionale come la legge consentiva di fare alle amministrazioni comunali. Ergo: i 19,5 milioni messi nel bilancio di previsione 2013 per il tributo sono gli stessi incassati l’anno scorso quando era in vigore la Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Gettito che, a parte il 5% (quasi un milione) destinato per legge alla Provincia, va a coprire interamente i costi di pulizia, smaltimento e raccolta rifiuti sostenuti da Aprica.

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