Treviglio: «È ora di cambiare
Troppi morti per colpa della crisi»

Guai a chiamarli «forconi», anche se sabato 11 gennaio nella scenografica e pacifica manifestazione di Treviglio hanno esposto due forche con altrettanti fantocci impiccati, a rappresentare una parte di coloro che si sono suicidati per la crisi da loro imputata al governo.

Guai a chiamarli «forconi», anche se sabato 11 gennaio nella scenografica e pacifica manifestazione di Treviglio hanno esposto due forche con altrettanti fantocci impiccati, a rappresentare una parte di coloro che si sono suicidati per la crisi da loro imputata al governo.

Sono i referenti di tutti i presidi bergamaschi e di altre province regionali del «Comitato di coordinamento nazionale per il 9 dicembre» che hanno preso parte alla «Camminata del silenzio per il rispetto dei suicidi di Stato», andata in scena lungo le due circonvallazioni cittadine e il centro storico trevigliese.

Tre ore e un quarto di camminata, alla quale hanno preso parte 120 persone in rappresentanza dei presidi dei comitati di Treviglio, Medolago, Orio al Serio, Bonate, Nembro, Costa Volpino e quelli extra provinciali di Brescia, Como, Lecco e Monza. Una manifestazione simile si è tenuta anche a Bergamo con circa una quarantina di partecipanti.

Gli organizzatori dell’iniziativa hanno predisposto la camminata proprio per richiamare l’attenzione della gente anche con particolari accorgimenti, quali appunto i due fantocci impiccati e un’auto con potenti casse acustiche che emettevano musiche e parole della canzoni di protesta per voce dei rapper Fedel, Scandal, J-Ax, ma anche dei cantautori Caparezza, Giorgio Gaber e Rino Gaetano.

La «Camminata del silenzio per il rispetto dei suicidi di Stato» ha rallentato la circolazione lungo i tratti interessati al passaggio del corteo e ha avuto il suo epilogo in piazza Manara. Nel contesto di quella che si è rivelata in parte una lugubre rappresentazione, c’è scappata anche la presenza di un feretro, sistemato in un punto della piazza centrale cittadina, davanti al municipio. Sul coperchio un annuncio funebre con scritto «La politica corrotta è morta. 9 dicembre 2013», accanto si sono poi stese diverse persone, accompagnate dalle note del Silenzio e da qualche minuto di raccoglimento.

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