Ultrainternet: «A Ranica non c’è
Io aspetto il tecnico da 46 giorni»

«Ultrainternet? Ma se sono 46 giorni che aspetto il sopralluogo del tecnico per attivare la linea». È il racconto - alla faccia della soluzione del digital divide - del nostro lettore Tomas. Che non abita sulla Luna, ma semplicemente a Ranica, a 6 km dal centro di Bergamo.

«Ultrainternet? Ma se sono 46 giorni che aspetto il sopralluogo del tecnico per attivare la linea». È il racconto - alla faccia della soluzione del digital divide -del nostro lettore Tomas. Che non abita sulla Luna, ma semplicemente a Ranica, a 6 km dal centro di Bergamo.

Peccato per Tomas che la sua residenza sia in quella che viene considerata una zona di campagna. Tanto «campagna» da costringerlo a decine di telefonate e fax al 118 senza ottenere risposta alcuna.

La lettera

«Buonasera redazione,

vi scrivo in merito alla pubblicazione dell’articolo “Telecom attiva l’ultrainternet”. Telecom ha illustrato gli importanti risultati che le hanno consentito di eliminare il digital divide in tutto il territorio bergamasco grazie ad importanti interventi in ben 116 comuni della provincia.

I passi in avanti non si discutono ma pensando alla mia situazione mi viene da ridere anzi, mi sento proprio beffato e qui mi spiego.

Lo scorso venerdì 17 gennaio ho richiesto l’attivazione della promozione “Internet Pack casa” che garantisce tra l’altro, la navigazione senza limiti.

Nei giorni successivi mi aspettavo un telefonata di un tecnico per fissare l’intervento ma nessuno si è fatto sentire; le settimane sono passate, le mie chiamate al 187 non si contano, e anche il fax mandato non ha sortito alcun effetto.

Nessun operatore sa dirmi quando potrà venire un tecnico per il sopralluogo necessario, visto che abito in una zona di campagna e quindi fuori dal cosiddetto Opa ( perimetro abitato); tutto questo dopo ben 46 giorni!!!

Abitando a Ranica, distante solo 6 km dal centro città, mi aspettavo tutt’altro servizio invece mi tocca leggere le autocelebrazioni della cara Telecom.

Per quanto mi riguarda il digital divide è, per il momento, ancora una triste realtà».

Tomas

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