Una baracca per spacciare droga
Sul tetto c'era anche l'antenna tv

Una sorta di «depandance» del Sert, ma al contrario: anzichè fornire metadone e assistenza, si rifornivano i tossicodipendenti che uscivano dallo stesso «Sert» con qualche dose di droga, prevalentememte eroina. Certo, la «struttura architettonica» era un po' diversa da quella dell'Asl, tanto che quando i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Bergamo l'hanno scovata in mezzo a un boschetto - roveto poco distante da via Monte Cornagera, alle spalle del «Sert», sono trasaliti.

I militari l'hanno trovata seguendo le tracce di due tossicodipendenti (già noti alle forze dell'ordine) nell'ambito di un'indagine per traffico di droga. Pedinando un 29enne originario di Clusone (ufficialmente domiciliato a Serico, nel Comasco) e un 50enne di Gazzaniga (ufficialmente domiciliato a Seriate), i carabinieri hanno scoperto una baracca costruita con pezzi di legno, probabilmente sottratti da qualche cantiere edile, sulla quale era stata montata persino un'antenna della televisione. Nella baracca c'era di tutto, in una confusione totale e in una situazione igienico-sanitaria da far impallidire chiunque, ma non i topi che ogni tanto facevano capolino da ogni angolo.

I due - che di fatto abitavano lì - la usavano per spacciare droga agli utenti del «Sert». I carabinieri li hanno trovati in possesso di 20 grammi di eroina, materiale per il confezionamento della droga e un bilancino di precisione. Poco dopo, per i due, si sono aperte le porte del carcere di via Gleno.




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