Una mostra nel Guinness dei Primati
È il «sesto continente» a Oriocenter

Adesso è ufficiale: «Il sesto continente», la mostra ospitata da Oriocenter, è entrata nel Guinness dei Primati. Il record ottenuto è quello della «più grande esposizione di Cracking Art mai realizzata in un centro commerciale», battendo il primato stabilito sempre da Oriocenter nel 2007.

Adesso è ufficiale: «Il sesto continente», la mostra ospitata da Oriocenter, è entrata nel Guinness dei Primati. Il record ottenuto è quello della «più grande esposizione di Cracking Art mai realizzata in un centro commerciale», battendo il primato

stabilito sempre da Oriocenter nel 2007 con «Una mostra bestiale».

Se nella precedente esposizione le opere erano 5.000, «Il sesto continente» ha superato quota 7.000 (7.277 per l’esattezza), con un risultato assolutamente straordinario in termini d’impatto e spettacolarità. Inaugurata il 29 maggio e visibile fino a novembre 2014, «Il sesto continente» è

un’installazione coloratissima che caratterizza ogni angolo del Centro bergamasco: dalla facciata esterna alle piazze, dalle colonne fino a soffitti e scale mobili. Il visitatore si trova immerso in un mondo fantastico e sorprendente.

Settemila opere in plastica di grandi dimensioni riproducono sei specie di animali (chiocciole, rane, suricati, lupi, rondini, pesci

angelo), che si sono simbolicamente rifugiati a Oriocenter per sfuggire a inquinamento e mutamenti climatici. Nelle aree degli allestimenti ogni animale racconta la sua storia, le minacce cui è sottoposto e lancia un messaggio di sensibilizzazione.

In questo modo «Il sesto continente» unisce al forte impatto visivo un importante impegno ambientale. La mostra, inserita nel progetto Regeneration, affronta il tema dell’arte come forza rigenerante utilizzando due diverse modalità: «la rigenerazione del pianeta attraverso l’arte» e «la rigenerazione dell’arte attraverso l’arte».

«Il sesto continente» ha riscosso un grandissimo successo a livello di pubblico e di media: più di 70 articoli e servizi apparsi sui mezzi di comunicazione, 8.000 visite al sito dedicato, oltre 5.000 nuovi fan sulla pagina Facebook del Centro. Il concorso collegato alla mostra ha totalizzato finora oltre 4.500 giocate.

A firmare le opere è il Cracking Art Group, il movimento d’avanguardia composto da Renzo Nucara, Marco Veronese, Carlo Rizzetti, Alex Angi, Kicco e William Sweetlove. Nato nel 1993, il gruppo si è affermato in Italia e nel mondo grazie a un rivoluzionario uso di materiali plastici che evocano una stretta relazione tra naturale e artificiale. I grandi animali in plastica colorata ne sono il segno distintivo: le opere escono dai musei e invadono i luoghi della quotidianità, piazze e monumenti, castelli e centri commerciali, portando un forte messaggio di impegno sociale e ambientale.

Negli ultimi anni Cracking Art Group ha realizzato numerose installazioni in diversi Paesi, mettendo l’arte contemporanea a confronto con l’arte antica e monumentale. «Il sesto continente» è l’ultimo sviluppo di un percorso artistico di assoluto rilievo internazionale.

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