Sindaci, caldaie e cucina
In edicola c’è eco.bergamo

Sindaci chiamati a raccolta intorno “loro” Patto. Al Patto firmato con l’Europa per ridurre le emissioni di gas serra e per tagliare la propria spesa energetica, quella loro bolletta di luce e gas che pagano anche i cittadini. Ma il “Patto piange”.

Sindaci chiamati a raccolta intorno “loro” Patto. Al Patto firmato con l’Europa per ridurre le emissioni di gas serra e per tagliare la propria spesa energetica, quella loro bolletta di luce e gas che pagano anche i cittadini. Ma il “Patto piange”.

E’ infatti questo il titolo dell’inchiesta di copertina messa in campo dal nuovo numero di eco.bergamo, il mensile di green economy, domenica in edicola gratuitamente con il quotidiano L’Eco di Bergamo. In quel Patto ci sono scritti tutti gli impegni presi dai nostri amministratori locali. Ma in questa verifica sul territorio si sono scoperti un limite e un paradosso.

Il limite: nella Bergamasca quasi tutti i sindaci lo hanno sottoscritto (sono in 211), e questo è già un buon indice di sensibilità al problema. Peccato che poco più di un solo sindaco su dieci sta portando avanti il piano di interventi per tenere fede a quegli impegni. Oggi sono solo 30 i Paes approvati.

Ed ecco il paradosso: rientrando dalla metafora, questa volta il piatto piange non perché sia vuoto di denari. Ma perché i soldi ci sono (e anche tanti: dall’Ue, dalla Bei, perfino dalla Regione), ma quasi nessuno li chiede, o peggio sa come trovarli. In pochi fra i nostri sindaci sanno e conoscono a fondo i nuovi strumenti finanziari e innovativi, a loro disposizione. Come i tanti soldi pubblici e privati disponibili sul mercato. E così alla fine nessuno sa come chiederli e in pochissimi riescono a spenderli.

Eppure basterebbe poco anche perché questo Patto aiuta ad “aggirare” l’altro ben più vincolante Patto di Stabilità, che blocca e impedisce la spesa anche per investimenti pubblici urgenti, come la riqualificazione energetica di scuole, edifici pubblici, strutture sportive, palestre e piscine, e gli stessi palazzi municipali senza tirare fuori un solo euro di loro. Eppure nell’inchiesta di eco.bergamo si racconta, con testimonianze dirette, anche di sindaci che invece sanno come fare, perché stanno realizzando interventi e opere di sostenibilità energetica. Con effetti importanti.

E importanti saranno anche le novità e le conseguenze che scatteranno per tutte le famiglie dal prossimo 15 ottobre, quando cambieranno le regole per la manutenzione di stufe, caldaie, camini e, per la prima volta, anche dei condizionatori estivi. A metà ottobre, infatti, entreranno in vigore il cosiddetto Libretto e la nuova la targatura degli impianti. Ma cambiano anche il modo e le somme da pagare. E’ una disciplina regionale, che la Lombardia ha definito proprio in queste ultime settimane. (scarica gratuitamente dal nostro sito il nuovo modello del Libretto Impianti).

La casa è al centro anche di un’altra mini-guida di eco.bergamo: dodici punti guida per ridurre il fabbisogno di energia della propria abitazione. Accorgimenti e piccoli interventi che poi si notano nel comfort e nella bolletta.

Ma con il nuovo numero di eco.bergamo in edicola domenica 13 luglio con L’Eco di Bergamo, tornano anche le storie dei giovani, di chi si è inventato un lavoro nel rispetto di nuovi stili di vita. O le nuove start up incubate in Bergamo Sviluppo. E per chi guarda all’agricoltura ecco tutte nuove misure, sconti e agevolazioni fiscali per avviare un’impresa nei campi.

Ma in eco.bergamo tornano anche le rubriche dedicate alla cucina, dove al seguito di giovani chef esperti si inventano piatti golosissimi.

Così come la bellezza: pochi prodotti del tutto naturali, per creare creme efficaci senza alcun pericolo. E poi il paesaggio, un viaggio alla scoperta del nostro territorio fra parchi e fiumi: in questo numero si scopre l’Adda e il suo Parco naturale.

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